Toglietemi tutto ma non la vacanza: questa frase, a quanto pare, sembra essere condivisa da molti italiani. Giorno dopo giorno, traffico, lavoro etc. mettono ko: ritagliarsi un momento (che sia più o meno lungo) di evasione è quasi un dovere oltre che un piacere. Al fine di regalarsi un bel viaggio, il risparmio è quasi una condicio sine qua non. A confermare la tesi è il sondaggio condotto dal portale di prenotazione online PiratinViaggio.
Gli italiani a risparmio per viaggiare
Interrogando 1.747 utenti (per lo più giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni) è emerso che, oltre l’80% degli italiani, sono soliti risparmiare in previsione di un viaggio. Ebbene sì, la voce vacanze rappresenterebbe la spesa più rilevante nel proprio budget annuale (escludendo affitto e viveri).
Il sondaggio
La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di mettere da parte i soldi circa 1-4 mesi prima del viaggio (31%); le vere proprie formichine iniziano con largo anticipo, circa 4-6 mesi prima (25%), ma c’è anche chi si porta avanti un anno prima (22%). Quanto riescono ad accumulare? Quasi la metà degli intervistati riesce a risparmiare meno di 500 euro mentre il 34% racimola tra i 500 e 1.000 euro. Il 25% raggiunge invece quota 1.000 euro. Ma anche di più. E se i soldi non ci sono? C’è chi dice di essere disposto a chiedere un prestito mentre, il 95%, rimanderebbe la partenza a tempi migliori.
Dove mettono i soldi? C’è chi si affida alla banca mentre, chi rimane fedele alle tradizioni, opta per un salvadanaio. Una volta messo da parte il denaro e acquistata la vacanza dei sogni, si è pronti a partire. Per una settimana all-inclusive in Europa quanto sono disposti a spendere? Il 46% opterebbe per una soluzione inferiore ai 500 euro a persona mentre, un altro 46%, sarebbe disposto ad arrivare a 1.000 euro. Una piccola percentuale, infine, arriverebbe fino a 2.000 euro. Interessante però capire anche dove finiscono i soldi degli italiani una volta giunti a destinazione.
In cosa spendere? Dai musei ai ristoranti
C’è chi punta tutto sulle attrazioni turistiche (con un buon 66%) e chi si divide tra cibo e hotel. Sono pochi invece gli italiani che, in vacanza, danno la priorità allo shopping, all’acquisto di souvenir o alle serate alcoliche.