Per alcuni genitori è un momento imbarazzante. Parlare di sesso ai figli può mettere a disagio anche i genitori più disinvolti, perché le domande dei piccoli possono essere davvero spiazzanti. Non tanto quando chiedono ‘come nascono i bambini?’. Ma quando passano a chiedere, per esempio ‘ogni quanto lo fate tu e papà/mamma?’. Parlare di sesso in famiglia è fondamentale, così come è utile scrollarsi di dosso i retaggi culturali che inquadrano la sessualità tra i tabù. E’ importante per la salute fisica, psicologica ed emotiva dei ragazzi che stiamo crescendo. Non deleghiamo alla società, alla scuola, ai media quel compito: è ora di fare quella chiacchierata. Ma come?
Secondo i consigli raccolti dal Telegraph dall’ente sanitario nazionale inglese e vari esperti in formazione ed educazione, le bambine dovrebbero conoscere cos’è la pubertà entro i 10 anni. I maschi entro i 12 anni dovranno sapere cosa succederà al loro corpo. Ma probabilmente la domandina cruciale arriverà prima, e non si accontenteranno più di ‘api e polline’.
Come parlare di sesso ai bambini
Innanzitutto, occorre parlare in modo franco e onesto. In modo ragionevole, s’intende. Non occorrono i dettagli di ogni passaggio, ma la chiarezza su cosa avviene durante il sesso è importante. Non rendete la spiegazione complicata, ma nemmeno fantasiosa. Evitare di affrontare la questione è assolutamente controproducente: verranno comunque a sapere tutto in classe, al parco giochi, o da internet e i social media. E non avrete la certezza di come, in quale prospettiva. Alcuni studi dimostrano come i bambini a cui i genitori hanno spiegato francamente cos’è il sesso diventino adulti più attenti a proteggersi usando contraccettivi.
E’ inoltre molto importante non farsi vedere nervosi, o imbarazzati durante la conversazione. Il rischio è che i bambini percepiscano il sesso come qualcosa che crea ansia, che preoccupa. Quello che penseranno della sessualità e come la vivranno sarà molto influenzato dall’approccio che notano in voi. Usate pure dei libri: le pubblicazioni per l’infanzia dedicate al tema sono tante e possono aiutarvi a trovare le parole, a veicolare i messaggi.
Tuttavia se vi vengono rivolte domande personali e imbarazzanti (‘come lo fate?’ ‘quante volte?’) siate tranquille nel rispondere gentilmente ma fermamente che i dettagli intimi sono cose che rimangono tra genitori. Forse non capiranno pienamente il motivo della vostra riservatezza, ma comprenderanno il valore della complicità tra persone che si amano. E in pochi anni capiranno anche perché non avete voluto rispondere.