La palestra è una valvola di sfogo per tanti. C’è chi si allena in sala e chi prende parte a lezioni come yoga, pilates etc. Quando si condividono con gli altri iscritti strumenti di lavoro come manubri, tappetini etc. bisogna prestare la massima attenzione all’igiene. “Batteri, virus e germi amano il caldo e gli ambienti umidi come gli studi di yoga” – ha rivelato il Dr Greuner (managing director e co-founder della NYC Surgical Associates) in un post pubblicato sul sito Mind Body Green. Prendersi un’infezione mentre ci si allena è più facile di quello che si pensi: “Entrare a contatto con una stuoia da yoga sporca, coperta da germi e batteri, può causare infezioni cutanee, acne, herpes etc.” .
Occhio all’igiene: il tappetino da yoga può causare l’herpes
Il dottore invita tutti coloro che sono soliti praticare lo yoga a comprare la propria stuoia. Così facendo sarà possibile ridurre il rischio di contagio. “Non sapete quante volte i tappetini vengono puliti dopo ogni lezione. Al fine di non avere dubbi, l’unica soluzione è portare il proprio“. Ecco svelato il perché: “Se una persona è malata e frequenta la tua stessa lezione, è probabile che quei germi rimangano sulla stuoia e possano passare a te“.
Bisogna inoltre ricordarsi di disinfettare la stuoia sempre, prima e dopo ogni utilizzo. Non è infatti possibile avere la certezza della pulizia dei pavimenti dello studio. Il tappetino potrebbe raccogliere i germi dal sudore e dai piedi altrui.
Anche, e soprattutto, coloro che devono prendere in prestito tappetini, devono pulirli con cura prima di utilizzarli. Dovrebbero anche coprirli con un asciugamano per minimizzare il contatto diretto con la pelle. Dopo l’allenamento, è bene effettuare subito una doccia e, là dove non fosse possibile, bisogna provvedere almeno a lavare le mani.
Contagio: realtà o paranoia?
Sull’argomento ci sono però varie scuole di pensiero. Stando a quanto riporta il Daily Mail, gli esperti della Mayo Clinic sono dell’idea che le probabilità di contagio dell’herpes (attraverso uno strumento come il tappetino) siano molto ridotte o quasi impossibili. A loro avviso, al di fuori del corpo, il virus muore dopo pochi secondi. Tuttavia, può sopravvive un po’ più a lungo negli ambienti umidi. Anche The Herpes Viruses Association ha detto la sua: “Il virus si trasmette attraverso un contatto diretto con le persone, non con gli oggetti. Muore infatti velocemente quando è lontano dal corpo umano“.
Nel 2015, gli scienziati della World Health Organisation hanno stimato che più di 3,7 miliardi di persone soffrono del virus HSV-1 che provoca la comparsa dell’herpes labiale. Altri 417 milioni di persone, di età compresa tra i 17 e i 49 anni, sono invece colpiti dalla HSV-2 associata a infezioni genitali.
Il contagio
La maggior parte delle persone che sono affette dal virus dell’herpes non mostrano sfoghi e sintomi. L’HSV-1 si manifesta durante l’infanzia ed è causata dal contatto con un adulto infetto o dalla condivisione di spazzolini da denti o posate. L’HSV-2, invece, è di solito trasmessa sessualmente: l’infezione può inoltre aumetare la probabilità di contrarre l’HIV.