La scelta di fare la spesa al supermercato tradizionale e non tramite negozi on line è sempre più diffusa. Non solo tra i consumatori meno giovani, ma sorprendentemente anche tra i millenials. La generazione Y – quella nata nell’ultimo ventennio del secolo scorso – sembra essere in controtendenza. Fino a qualche tempo fa gli esperti ponevano i millenials tra i principali protagonisti della migrazione del mercato verso le vendite on line. Capace di evolversi più rapidamente in termini di prezzi e ampiezza dell’offerta. Non solo di beni ad elevato contenuto tecnologico, ma anche primari. In realtà le cose sembrano essere cambiate e mettono in crisi chi riteneva ormai certo il declino dell’intermediazione.
Il supermercato ideale
Secondo uno studio condotto da ADM – Associazione Distribuzione Moderna – i millenials sono ancora attratti dall’innovazione. Ma in tema di beni primari, preferiscono il supermercato tradizionale a quello on line. Anzi trovano tra casse e scaffali si trovano perfettamente a proprio agio. Il supermercato viene considerato una “piattaforma relazionale in grado di facilitare la vita dei clienti”. Un luogo dove preservare il vecchio e caro rapporto con il fornitore del prodotto da banco. E dove il freddo acquisto telematico è ritenuto un sistema poco adatto.
E la tecnologia? Se come abbiamo visto la tradizione ha ancora il suo appeal, l’innovazione è ancora presente nelle aspettative dei millenial. Ai quali piace molto l’idea di affiancare la tradizione con una sana digitalizzazione. Per il 33 % degli intervistati, ad esempio, tra le priorità c’è l’idea che il supermercato offra nuove modalità di pagamento. Semplici e più veloci, come le transazioni via smartphone o smartwatch. I device elettronici sono ritenuti fondamentali dal 28 % anche per ricevere offerte personalizzate. Non solo a distanza ma anche all’interno dei negozi tramite wi-fi. Tra le priorità dei millenials c’è anche la flessibilità. Secondo il 31% degli intervistati il supermercato ideale deve avere orari flessibili e prolungati