Da I Tudors a Peaky Blinders, e oggi sul grande schermo con King Arthur, Annabelle Wallis è un’attrice che abbiamo visto più in costume d’epoca che in abbigliamento contemporaneo. Ma fuori dal set la trentaduenne britannica afferma di amare l’opposto di corsetti e gonne coprenti. Durante un servizio per un magazine inglese ha raccontato di essere attratta dagli abiti opulenti. Dall’esagerazione, o perlomeno da ciò che proprio sobrio non è. Tanto che le è capitato di sentirsi richiedere dal suo agente di indossare in certe occasioni (i casting per esempio) t-shirt e jeans.
Annabelle Wallis non ha paura di osare
Non parliamo di outfit ‘impossibili’. Nemmeno di quegli abiti-scultura che le star sfoggiano al Met Gala. L’attrice ama i capi da sera eleganti, ma non per forza sobri o formali. Piuttosto, li sceglie con un pizzico di originalità, un ‘je ne sais quoi’ di antionformista. Ad esempio in occasione della première del film King Arthur Annabelle Wallis ha indossato un abito Loewe. Un abito a righe multicolor, impreziosito da inserti in pizzo nero ben visibili su decolleté, spacco, maniche. E polsini in pelle color carne. Un capo della collezione autunno inverno 2017 2018, che qualcuno ha giudicato azzardato.
In altre occasioni l’abbiamo vista indossare minidress in pelle con gonna a balze e stampa floreale (Alexander McQueen). O abiti da sera composti da fettucce di pelle, unite da inserti di pizzo (Valentino). Ancora, capi degni della regina di cuori (anzi, di quadri), caratterizzati da pattern optical black and white in occasione della sfilata Giorgio Armani Privé. Non mancano abiti multicolor, con potenti patchwork dalle stampe mixate, come il vestito di Maty Katrantzou indossato ad un evento cinematografico a Las Vegas.
Salita alla ribalta del gossip da quando frequenta – anzi, oramai è evidentemente una relazione ufficiale – Chris Martin, leader dei Coldplay, Annabelle Wallis sta dimostrando che, oltre al talento da attrice, ha anche una forte personalità e nessun timore ad esporla. Una donna forte e sicura, almeno a giudicare dallo stile.