L’insonnia fa ingrassare: e non perché rimanendo svegli si ha più tempo per mangiare. Il meccanismo che si crea con poche ore di sonno, causa nell’organismo una tendenza a bruciare meno calorie. Dopo gli studi che riguardano il binomio sonno-dimagrimento, arrivano le ricerche che riguardano l’insonnia e l’aumento di peso corporeo.
L’insonnia fa ingrassare: gli studi
Un corpo stressato dal mancato riposo scatena in maniera negativa i nostri ormoni. È quello che sostiene, in sostanza, uno studio condotto dall’Università svedese di Uppsala. I ricercatori hanno notato come un fisico stressato reagisca diminuendo il consumo di calorie. La ricerca si è basata sul dispendio energetico di due gruppi di partecipanti, uno che aveva affrontato una notte di riposo e uno che era rimasto sveglio per tutta la notte. Il coordinatore della ricerca Christian Benedict riportò nel 2011 i risultati sull’American Journal of Clinical Nutrition.
Gli insonni consumavano il 5 % delle calorie in meno al mattino. Dopo pranzo, il loro dispendio energetico si era abbassato addirittura del 20%. Una notte in bianco faceva aumentare l’appetito di giorno. In questo caso gli ormoni non si “muovevano” nella giusta direzione e a dimostrarlo erano i valori elevati di grelina (ormone legato alla sensazione di appetito). A questo si aggiungevano i ridotti valori di leptina (ormone che abbassa il livello di fame e accelera il metabolismo).
L’insonnia aumenta il peso corporeo: colpa degli ormoni dello stress
Altri ormoni entravano in gioco nell’organismo dei volontari “insonni”. Parliamo di quelli legati allo stress: cortisolo, noradrenalina e tireotropina, praticamente assenti nelle persone che avevano goduto di un buon sonno notturno. È dunque chiaro che cibo o non cibo, il ruolo degli ormoni nell’aumento di peso è davvero significativo.
Uno dei primi studi che dimostra che l’insonnia fa ingrassare è quello dell’Università di Stanford pubblicato su Public Library of Sciences. Anche in questo caso veniva dimostrato come l’abitudine a non superare le 5 ore di sonno potesse provocare la diminuzione di quasi il 20% di leptina e un aumento del 15% di grelina. Ma non è tutto: durante lo studio svedese è stato notato un aumento del livello di zuccheri nel sangue nei partecipanti insonni. Un ulteriore disagio per chi non è abituato a dormire, che può portare al rischio di diabete.
Gli studi sono stati effettuati su partecipanti di tutte le età. Non sono esenti adolescenti e giovanotti, che a quanto pare tenderebbero a fare le ore piccole più degli adulti. Insomma: il sonno fa bene a molte cose, alla salute in primis.