Preparare il tè è semplice e veloce. Per lo meno è quello che generalmente si pensa. In realtà, secondo gli intenditori, ottenere una tazza di tè davvero impeccabile si rivela una faccenda po’ più complessa. Se poi ci si mettono anche gli studiosi a dire la loro, la questione diventa ancora più spinosa. Lo ha confermato anche il Daily Mail che ha riportato i risultati delle più autorevoli ricerche dedicate al prelibato infuso. Alcune delle quali rivelerebbero persino dei trucchi decisamente innovativi per ottenere la tazza di tè perfetta. Persino dal punto di vista della salute. Un tè impeccabile, infatti, non è soltanto quello che valorizza al meglio il gusto e gli aromi sprigionati dalle foglie. Ma è anche quello che ne sfrutta al meglio e ne mantiene inalterate le proprietà benefiche.
Il tè è un vero e proprio elisir di buona salute
Se in tanti si concentrano sui metodi per preparare l’infuso nel modo migliore è per la sua fama planetaria e per gli effetti benefici che apporta all’organismo. Il tè è, infatti, secondo alcuni esperti, la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua. Oltre ad essere un vero e proprio concentrato di composti bioattivi amici della salute. Si dice che il tè sia, difatti, in grado di contrastare i disturbi cardiaci e persino l’insorgere della demenza. Le sorprendenti proprietà di queste piccole foglie gustose deriverebbero dalla presenza di sostanze (principalmente flavonoidi e polifenoli) come le catechine, le teaflavine, le tearubigine e la L-teanina. Sembra pacificamente riconosciuto che più è lungo il tempo di infusione, maggiore è il rilascio dei composti benefici nella bevanda.
Tè perfetto: è davvero questione di tempo?
Secondo le istruzioni della maggioranza dei produttori occorre lasciare la bustina in infusione nell’acqua bollente mediamente per 3 minuti. Una recente ricerca condotta dal Dott. Quan Vuong della University of Newcastle avrebbe, però, dimostrato che in pochi minuti di infusione viene rilasciato nella bevanda soltanto il 10% dei composti bioattivi. In particolare, lo studioso avrebbe rilevato che occorrerebbero almeno 20 minuti di infusione a 80° per far disciogliere nell’acqua tutte le sostanze benefiche. A meno che non si decida di mettere il proprio tè nel microonde. Proprio così. Il dott. Vuong sostiene che per l’attivazione dei composti bioattivi un passaggio di 30 secondi al microonde equivale a 20 minuti di infusione. Inutile dire che tale affermazione non ha ottenuto il consenso di molti puristi. Per beneficiare al meglio delle proprietà dell’infuso, infine, il ricercatore ha reso noto che bisognerebbe berne almeno tre tazze al giorno.
Il latte nel tè fa davvero bene?
E’ stato, ormai, stabilito che non bisognerebbe mai zuccherare il proprio tè. Questione ben più controversa sembra, invece, quella sull’opportunità di aggiungervi il latte. Una ricerca di una decina di anni fa ha, infatti, insinuato il sospetto che il latte possa danneggiare la bevanda. Per lo meno dal punto di vista delle proprietà benefiche. Secondo gli studiosi che hanno lavorato al progetto, il latte assorbirebbe, infatti, i composti bioattivi presenti nell’infuso. Contrastandone, quindi, gli effetti benefici sulla funzione vascolare. Una successiva ricerca condotta dalla Deakin University nel 2012 avrebbe, però, smentito tali conclusioni. Gli amanti del tè con il latte possono, quindi, tirare un sospiro di sollievo (forse).