CHI SONO GLI SPENDACCIONI INCALLITI
Gli spendaccioni incalliti hanno il desiderio irrefrenabile di fare acquisti, il più delle volte superflui. Quando si trovano in un negozio, di fronte ad una vetrina, al banco del mercato, l’istinto è incontrollabile. Spesso non è legato ad un genere di consumo particolare: si può essere tentati di spendere anche in farmacia o dal droghiere. Le donne solitamente sfogano i propri impulsi su abiti, cosmetici e accessori. Ma non c’è una regola ben precisa: l’importante è spendere.
SPENDACCIONI CELEBRI
Personaggi eccentrici e particolari, spesso gli spendaccioni incalliti fanno simpatia e non a caso hanno ispirato anche libri e film. Regina delle spendaccione, la Rebecca di “I love Shopping” è l’esempio perfetto del soggetto in questione. Non ha bisogno di tutto ciò che vede e compra, ma non riesce a tenere la carta di credito nel portafogli. Anche a costo di finire sul lastrico e passare guai seri con istituti finanziari e banco. Con ovvie ripercussioni anche nei rapporti interpersonali.
PERCHE’ SI DIVENTA SPENDACCIONI INCALLITI
Spendere senza motivo e fuori misura secondo gli psicologi è l’espressione di un disagio interiore. Sicuramente gli spendaccioni incalliti sono carenti di senso della responsabilità e lungimiranza. Il loro atto provoca uno stato di euforia e benessere qui e ora, senza alcuna proiezione al futuro. Preferiscono vivere il presente e non si preoccupano delle infauste conseguenze del loro comportamento. Oltre a ciò, gli esperti ritengo che gli spendaccioni esprimano con i loro acquisti un disperato bisogno di affetto. E di accettazione da parte degli altri. Sono persone fondamentalmente insicure, che cercano con gli oggetti di supplire le proprie carenze emotive.
LE CONSEGUENZE DI QUESTI COMPORTAMENTI
Le conseguenze di tali comportamenti, oltre che direttamente economiche, sono anche legate alla sfera emotiva. Molti spendaccioni infatti, trascorsa l’iniziale sensazione di benessere derivante dall’acquisto, sperimentano una fase di down. Che può sostanziarsi in un senso di insoddisfazione o anche di vergogna per non essere riusciti a controllarsi. Ovviamente ogni caso è a sé e va valutato, se ritenuto necessario, da uno specialista, per trovare la giusta soluzione.