Fragole con panna? Roba vecchia. Bistecca con salsa barbecue? Superata. Pollo e rosmarino? Banale. Voglia di sperimentare abbinamenti innovativi ed inediti? Ci si può affidare agli scienziati che hanno recentemente svolto un’originale ricerca sugli accostamenti più insospettabili. Basandosi sulla composizione chimica degli alimenti e sulla percezione gustativa ed olfattiva che abbiamo del cibo, gli studiosi dell’Università di Cambridge hanno individuato ingredienti che potrebbero inaspettatamente legare tra loro. Alcuni degli abbinamenti proposti potrebbero sembrare quasi surreali. Ma la struttura chimica degli alimenti dimostra che alcuni di essi hanno in comune molto più di quanto ci si potrebbe aspettare. Il Daily Mail ha pubblicato i risultati di questa insolita ricerca e ne ha svelato le conclusioni più sorprendenti.
Bistecca al cioccolato? Sì grazie
I ricercatori di Cambridge hanno analizzato 56.498 ricette online per individuarne i componenti in comune. Nei piatti occidentali sono spesso presenti ingredienti con strutture chimiche simili. Quelli orientali, invece, propongono abbinamenti basati piuttosto sulla compatibilità olfattiva degli ingredienti. Alcuni alimenti, infatti, pur non condividendo i componenti chimici, stimolano gli stessi ricettori degli odori presenti nel naso.
Basandosi, dunque, sugli aspetti strutturali ed olfattivi dei piatti, i ricercatori hanno individuato abbinamenti fino ad ora inediti. Chi avrebbe mai pensato, ad esempio, che il caffè possa legare con l’aglio? O che il manzo sarebbe ottimo servito con una salsa al cioccolato. Le fragole sembrano, invece, sposarsi alla perfezione con le cozze. Mentre il cioccolato bianco potrebbe valorizzare al meglio il caviale. Il maiale starebbe a meraviglia con la vaniglia, mentre il pollo arrosto potrebbe tranquillamente essere condito con le alghe. Agnello e formaggio di capra sono perfetti insieme, così come il tè matcha con le ciliegie acide.
Ma non tutti gli abbinamenti funzionano
Questo nuovo approccio prende il nome di gastronomia computazionale e potrebbe aprire nuove frontiere di sperimentazione del cibo. I ricercatori hanno, però, dovuto constatare che non tutti gli abbinamenti basati sulla scienza hanno funzionato. Talvolta i risultati sono stati disgustosi. Ed è per questo che per l’attuazione di certi accostamenti è comunque importante affidarsi agli chef. Bisogna, inoltre, fare molta attenzione all’ordine in cui i diversi alimenti vengono consumati. Sarà capitato a tutti di notare, ad esempio, che la spremuta d’arancia bevuta dopo aver lavato i denti sembra essere più amara. Di contro, bere acqua dopo aver mangiato carciofi la fa sembrare dolce.
I componenti presenti nei cibi e nei prodotti che mettiamo in bocca, infatti, alterano temporaneamente la percezione del gusto. Non bisogna, infine, trascurare il fatto che alcuni cibi hanno effettivamente componenti chimiche o olfattive in comune, ma a volte le similitudini non sono tali da poter essere percepite dall’uomo.