Il vino non è soltanto una bevanda. E’ un momento di convivialità, un pezzo della nostra cultura, uno stile di vita. Sembra esserne sempre più consapevole anche la cosiddetta Generazione Y che annovera un numero crescente di estimatori del nettare di Bacco. Recenti ricerche dimostrano, infatti, come i millennials siano sempre più preparati, informati ed interessati al vino. Tanto in Italia quanto all’estero. I giovani consumano il vino e lo scelgono consapevolmente. E lo fanno a modo loro, coinvolgendo la tecnologia e catapultando il vino nel mondo dei social networks e del digitale. I produttori più attenti e lungimiranti lo hanno capito. Hanno capito quanto questa generazione abbia un peso sempre maggiore sul mercato. E si stanno adeguando nel migliore dei modi. Rendendo sempre più accessibili quante più informazioni possibili sul loro prodotto anche attraverso i canali più moderni.
I millennials “invadono” il mercato
Era inevitabile che anche il vino varcasse la frontiera del web e dei social media. Ricerche come quella condotta recentemente da PwC riguardante Il settore del vino in Italia e la Generazione Y hanno ampiamente documentato quanto la percentuale dei millennials tra i consumatori di vino sia in costante rialzo. Lo studio è stato condotto su un campione di 450 consumatori online italiani tra i 18 e i 34 anni di età. I risultati, seppure in parte prevedibili, hanno comunque riservato alcune sorprese. Nel 2016, infatti, ben il 32% delle consumatrici di vino appartiene alla generazione dei millennials. E per quanto riguarda gli uomini la percentuale è del 25%. Con un considerevole incremento, negli ultimi due anni, del 12% tra le acquirenti di sesso femminile e del 13% tra quelli di sesso maschile.
La Generazione Y e il vino 2.0
Questa nuova generazione di consumatori ha voglia di sperimentare e di informarsi sui prodotti che consuma. E lo fa, come sua abitudine, sul web. Proprio per questo preferisce rivolgersi a produttori attivi sulla rete, possibilmente sensibili a tematiche sociali e ambientali. Nella scelta del prodotto la discriminante principale resta quella del prezzo, in linea con la minore capacità di spesa. Ma non manca chi mostra particolare attenzione anche per l’uvaggio, l’annata e la provenienza. Numerosi consumatori, inoltre, si lasciano influenzare, nell’acquisto, dalle eventuali occasioni di consumo o dal packaging.
Ma i millennials non si limitano a rivolgersi al web soltanto per acquisire informazioni sulle etichette di loro interesse. Si connettono ad internet anche e, soprattutto, per acquistarli. I giovani consumatori del nuovo millennio sono veri e propri e-commerce addicted e si aspettano di trovare in rete prodotti che rispondano alle loro esigenze. Ed è così che il web si trasforma in una grande enoteca virtuale.
L’Italia “enologica” del 21° secolo
La crescita esponenziale di questa nuova generazione di consumatori non può passare inosservata. E’ importante che i produttori si mantengano al passo con i tempi per conquistare e fidelizzare anche questa importante fetta di mercato. Attualmente il nostro Paese è quinto nella classifica degli acquisti online di vino tra i consumatori di USA, Cina ed Area Euro. Analizzando, invece, le preferenze della sempre più folta generazione di “wine-lovers” cinesi è seconda soltanto alla Francia. Il 26% dei millennials cinesi acquista vino online ed il 40% si informa sul web per conoscere le caratteristiche del prodotto. Ennesima dimostrazione di quanto anche il vino sia diventato sempre più “social, tecnologico e digitale”.