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Relazione di coppia. L’amore dopo la tempesta

Fate l’amore non fate la guerra. Proprio così, dopo una furiosa lite, non c’è niente di meglio che un momento di pura passione. Istinto o razionalità? Parola alla scienza

Relazione di coppia
Courtesy of©Kuzmichstudio/iStock

La relazione di coppia è fatta di alti e bassi. Se in un momento di rabbia ci si urla contro, in quello successivo ci si ritrova a letto rapiti dalla passione. Sembra strano ma è così. Uno dei due partner, spesso, molla la presa. Ebbene sì, decide di smettere di tenere il punto per fare la pace nel migliore dei modi.

Relazione di coppia. Fare l’amore dopo un litigio

Non si tratta di un luogo comune o di qualcosa che accade solo al cinema. Al di là dell’attrazione ci sarebbero fattori neurobiologici, ormonali e psicologici che spiegherebbero il passaggio dalla rabbia al desiderio. A fare chiarezza sulla questione è stato il professore di sessuologia dell’Università di Liegi Philippe Kempeneers.

Stando a quanto dichiarato a L’Express, questo fenomeno rimanderebbe a un meccanismo legato alla psicobiologia delle emozioni. “Sia che si avverta un senso di entusiasmo che di paura, le reazioni emozionali primarie sarebbero le stesse. Solo in un secondo momento è possibile distinguere le differenti emozioni” – ha spiegato Kempeneers.

Istinto o razionalità?

Nel cervello le stesse aree sono attivate, gli stessi ormoni vengono rilasciati e gli stessi segnali corporei, come battito cardiaco più intenso etc., si fanno sentire. E’ poi il contesto che fa la differenza e permette di decodificare quell’emozione per tradurla in rabbia o in desiderio sessuale.

Emozioni positive possono dunque essere innescate da emozioni negative. “Non importa se è la rabbia che ha generato questa sensazione e che non ci sia nulla di eccitante nella situazione scatenante. Dal momento in cui gli stimoli erotici vanno a interferire con l’ambiente circostante possono essere interpretati come dei segni di desiderio sessuale” – ha rivelato il professore.

Istinto o razionalità? A dire la sua è stato il Dottor Francesco Bianchi-Demicheli, esperto in ricerche neurobiologiche applicate alla medicina sessuale presso l’Università di Ginevra. Come si legge su l’Express, per molti il desiderio è qualcosa di poco razionale. Sbagliato. E’ esattamente il contrario. Secondo il dottore, infatti, il desiderio sessuale andrebbe ad attivare le stesse regioni del cervello che si innescano durante processi cognitivi più complessi come il linguaggio.

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