Un anno fa era ancora all’interno della scuola di Amici di Maria de Filippi. Ed era stato già un bel successo. Oggi Elodie, classe 1990, è arrivata a calcare un palco ben più prestigioso e minaccioso, quello del Festival di Sanremo, che ha una storia “importante”. Che la cantante vuole onorare e rispettare. Alla ricerca di quelle emozioni che nella vita cerca un po’ di fuggire.
Leggi anche: Sanremo 2017: i cantanti, gli ospiti, il regolamento
Oggi “Tutta colpa mia”, brano con cui concorre alla kermesse musicale, primo singolo di un album che uscirà a brevissimo, sembra spingere la giovane artista dai capelli rosa verso un promettente futuro. Per conquistare quel “posto al mondo” a cui ambisce con coraggio, forza, ambizione.
Nel 2009 hai cercato di entrare ad X Factor. Avevi solo 18 anni: come hai gestito questo primo pesante “no”?
Non l’ho saputo gestire. Temevo di non essere capace, ma dopo il risultato ho pensato che stessi perdendo solo tempo.
E ti sei arresa?
In realtà pensavo non fossi pronta. Tanti sono bravi a cantare, ma ci vuole carattere per riuscirlo a fare per mestiere. Nel frattempo ho fatto altre cose, altri lavori, e alla fine ogni volta riscoprivo la voglia di cantare. Ne avvertivo l’esigenza. Quindi tre anni fa ho formato due gruppi, uno jazz e uno prevalentemente pop. Lavoravamo anche in discoteca. Era un modo per mettermi in discussione, per superare le mie paure. Volevo cantare, senza ambizioni, senza la voglia di diventare famosa. Fortunatamente le persone a me vicine sono riuscite a spronarmi.
Leggi anche: Sanremo fuori Ariston: tutti i luoghi frequentati dai vip
Dai palchi dei piccoli locali a quello ambitissimo di Amici: chi ti ha spinto verso questa grande vetrina?
Avevo voglia di spingermi oltre, di combattere le mie insicurezze. In realtà anche i concertini con poche persone creano non poco imbarazzo. Non si sa, infatti, come attirare la loro attenzione, rischi di essere soltanto un sottofondo. Ad Amici non mi ha spinto nessuno: è stato un caso. Senza pretesa alcuna.
Dal palco di Amici a quello di Sanremo: cosa è cambiato?
La storia. Sanremo ha una storia. E pesa particolarmente. Come quando entri in una grande chiesa, come quando vedi un bel monumento. Ho cercato di onorare quel palco, di rispettarlo. Ho fatto semplicemente quello che deve fare un cantante: creare emozioni. E spero di esserci riuscita.
A proposito di emozioni, come è evoluta Elodie dal 2009 ad oggi?
Ero davvero una bambina. Emotivamente avevo tante lacune. E ne ho ancora. Sono una molto emotiva, ma prima non riuscivo ad incanalare questa carica nel modo giusto. A renderla positiva. Diventava tutto un caos, questo fino a pochissimo tempo fa. Ora ho un obiettivo, sono cambiata. Sono più risolta, più serena.
Quale emozione prevale in Elodie?
Sono una persona molto euforica. Mi piace tanto ridere e fare ridere. Mi piace fare la macchietta. Sul palco, invece, è tutto l’opposto. Cerco di smuovere lo stomaco delle persone. Ciò che non prendo sul serio nella vita, lo affronto quando canto. Tutti abbiamo dei drammi personali, in quel momento li prendo sul serio. Senza schermi. A volte rido per nascondere delle insicurezze, sul palco no.
Che genere di insicurezze ha Elodie? Sembri molto forte.
Sono arrivata ad un punto in cui mi accetto per come sono fatta. Nel bene e nel male. Ma sono una brava persona, è questione di gusti.
Nel tuo passato anche diverse esperienze come modella: ti piacerebbe tornare a farla?
No, non mi è mai piaciuto. Ma comunque non l’ho mai fatto a livelli alti. Giusto un paio di lavoretti più importanti degli altri, ma comunque robetta. Lo facevo solo per guadagnare, mi servivano. Ognuno fa quel che può.
Come va l’amore?
Non è nascosto che io sia insieme a Lele.
C’è un po’ di rivalità tra voi?
No, assolutamente. Al mondo c’è un posto per tutti. Per me e per lui.