Museo sott’acqua, Museo delle Relazioni Perdute, Museo dei noodle giapponesi. Ma anche Museo dedicato alle insegne al neon, Museo della Stregoneria, Museo dei Gabinetti. Di collezioni davvero particolari sparse in giro per il mondo ce ne sono molte. A Londra si può visitare anche la mostra di oggetti di uso quotidiano che sono di particolare valore per le persone trans. Si tratta del Museum of Transology, il Museo dei Trans, ed espone la più grande collezione di manufatti trans del Regno Unito. Il curatore, EJ Scott, ha avuto in sogno questa idea innovativa. Dagli oggetti che ha salvato dopo la sua transizione. Ha infatti conservato il camice, le tazze in cui gli sono stati somministrati i medicinali, la siringa.
LONDRA, COME E’ NATO IL MUSEO DEI TRANS
Ha notato che c’era una carenza di storie trans. La sua esperienza personale è stata il punto di partenza per quella che è diventata una collezione in continua crescita. Così Scott ha invitato la gente delle comunità trans a contribuire. Ed ha accettato tutti gli oggetti che gli sono stati recapitati. Ognuno è presentato nella mostra presso lo spazio del London College of Fashion. 120 oggetti costituiscono oggi il Museum of Transology, ideato con l’obbiettivo di mostrare come le persone trans continuino a combattere per i propri diritti.
Durante la scorsa estate i dati della polizia hanno mostrato un aumento del 170% in crimini d’odio transfobici in Inghilterra e in Galles. Quasi una persona trans su tre ha riferito di essere attaccata o minacciata più di tre volte negli ultimi 12 mesi. Nonostante questi dati allarmanti la comunità trans inglese è sempre più vibrante e sicura di condividere le proprie storie.
GLI OBBIETTIVI DELLA MOSTRA
Questo è ciò che la mostra presenta. E’ una sorta di viaggio intimo e personale di tutte le persone coinvolte. I donatori sono stati invitati a compilare una scheda di accompagnamento relativa all’oggetto, spiegandone il significato. In questo modo è garantita la condivisione della storia personale. La vita da trans, infatti, può essere meravigliosa ed unica. Gli oggetti di uso quotidiano esposti sono il simbolo non solo di disperazione ma anche di speranza, di ambizione, successo e fiducia in se stessi. Danno vita a voci reali di persone reali che sono emotivamente cariche e che destano non poca commozione. Per Scott la collezione non è solo una vetrina di oggetti. Ma un modo per mettere in discussione stereotipi e luoghi comuni. La mostra fornisce messaggi preziosi. Ed è una sfida che combatte l’idea del genere fisso, stabile e biologicamente determinato.