Nota anche come “ginseng peruviano”, la maca è una pianta originaria del Perù e della Bolivia. Cresce ad altitudini piuttosto elevate e tra le popolazioni latino americane è conosciuta sin dall’antichità per le sue proprietà energizzanti.
Come si consuma la maca
Di questa pianta si consuma la radice. Un concentrato di benessere ricco di principi nutritivi. La maca contiene aminoacidi essenziali, sali minerali e vitamine. Ma non solo: sono presenti anche carboidrati, acidi grassi e fibre. Elementi che migliorano la risposta allo stress e alla fatica.
Le popolazioni andine consumano la radice fresca o secca. In Sud America si utilizza prevalentemente fresca per arricchire piatti tipici o bevande. In Italia si trova in estratto secco o liquido e compresse. La polvere può essere sciolta in acqua, diluita in succhi di frutta, mescolata ai cibi, oppure macerata a freddo per non alterarne i principi attivi. Questa pianta potrebbe essere sconsigliata in caso di ipertiroidismo perché ricca di iodio.
Grazie alla presenza di calcio, ferro e zinco, la maca agisce inoltre in maniera positiva sul sistema nervoso, e rafforza il sistema immunitario nel contrastare tutti i sintomi influenzali, quali febbre, tosse e raffreddore.
Maca: la pianta della fertilità
Recenti studi hanno dimostrato effetti positivi sulle prestazioni sessuali e la fertilità. Ma anche su squilibri di tipo ormonale dovuti a problemi di regolarizzazione degli estrogeni come dolori mestruali e fastidi tipici della menopausa. Grazie alla presenza degli alcaloidi e degli steroli viene adoperata nel trattamento di disfunzioni o disturbi relativi all’apparato sessuale maschile e femminile, tra cui i problemi della fertilità. Il suo potenziale afrodisiaco era già noto dai tempi antichi, quando i popoli sudamericani utilizzavano la radice per potenziare le capacità riproduttive non solo degli uomini, ma anche degli animali.
La Maca sembra avere proprietà afrodisiache molto utili anche in caso di impotenza maschile. Conosciuta anche come il viagra peruviano, favorisce l’aumento del liquido seminale e soprattutto la qualità e mobilità degli spermatozoi. La dose consigliata è variabile, presumibilmente dai 150 ai 300 mg di estratto secco.