Dormire bene fa bene al cuore. Dormire poco o nelle ore sbagliate fa male al cuore. Una media di cinque ore a notte altera i ritmi del battito cardiaco e gli effetti negativi sulla salute del cuore sono ancora peggiori se si dorme di giorno.
Gli studi
Ad osservare le conseguenze di una quantità di sonno inadeguata è un nuovo studio pubblicato sulla rivista ‘Hypertension’. L’articolo è a firma di Daniela Grimaldi della Northwestern University Feinberg School of Medicine. I volontari sono stati divisi in due gruppi e per una settimana hanno dormito solo 5 ore ogni 24. Ma un gruppo le ha dormite di notte e l’altro di giorno. I ricercatori hanno misurato ripetutamente una serie di marker. La pressione sanguigna, il ritmo cardiaco, la variazione degli intervalli tra un battito e l’altro, i livelli dell’ormone dello stress (norepinefrina).
Dormire poco. Il battito cardiaco
Si è riscontrato che la pressione sanguigna è rimasta stabile, ma il ritmo cardiaco si è innalzato in tutti i volontari. Nel gruppo costretto a dormire poco nelle ore diurne, i livelli di norepinefrina sono risultati più elevati. E la variabilità del battito cardiaco è scesa durante le ore di veglia. “La diminuzione della variabilità del ritmo dei battito cardiaco – ha spiegato Grimaldi – è considerata un’indicazione di rischio cardiovascolare”. I segnali più preoccupanti, tuttavia, sono stati osservati durante la cosiddetta fase di sonno a “onde lente”. Quando solitamente la pressione e il ritmo cardiaco si abbassano e permettono la “ricarica” del muscolo cardiaco. In entrambi i gruppi il ritmo cardiaco è invece aumentato.
Il documento scientifico
Sul rapporto tra sonno e cuore è intervenuta anche l’American Heart Association che ha pubblicato un documento scientifico sulla rivista Circulation. Nel report i disturbi del sonno come l’insonnia e le apnee notturne, oltre alle ore in eccesso o difetto passate a letto, sono stati associati a fattori di rischio per la salute cardiovascolare. Obesità, diabete mellito di tipo 2, aterosclerosi, alterazioni della frequenza cardiaca, ipertensione e ipercolesterolemia.
7-8 ore di sonno sufficienti per gli adulti
Chi dorme meno di 7 ore o più di 9 potrebbe correre un rischio maggiore. «È sufficiente seguire le linee guida che per un adulto raccomandano 7-8 ore di sonno. Ma attenzione anche all’eccesso. Sebbene sia il dormire poco la condizione più problematica, anche il troppo sonno può rappresentare un disturbo perché non è più una condizione fisiologica.
I consigli
Se si è costretti a dormire poco di notte, magari per lavoro, è consigliabile mangiare sano, fare attività fisica e dormire il più possibile per ridurre al minimo tutti gli altri fattori che possono contribuire al rischio cardiovascolare. Per evitare il rischio di disturbi a carico del metabolismo e del sistema cardiovascolare è bene rispettare un equilibrio. Chi crede di dormire poco o troppo o chi pensa di soffrire di disturbi del sonno, deve rivolgersi a uno specialista.