Dimmi che passaporto hai e ti dirò chi sei. Potrebbe suonare cosi l’incipit di un gioco che mira ad indovinare la nazionalità di un passeggero. Già, perché quando si sta in coda al check in spesso l’occhio cade sul passaporto della persona davanti. Magari perché spicca di un colore diverso dal nostro e per la scritta dorata. A voler fare una mappa dei paesi del mondo con i colori dei passaporti risulterebbe visualizzata con l’Europa di color vinaccia. Nord America, Australia ed Islanda blu. Cina e Russia rosso. I paesi mediorientali verde.
I PASSAPORTI DEL MONDO
Ecco, quindi, che ci si interroga sul perché di questi diversi colori. Spesso si tratta di una scelta politica, economica e religiosa. Ecco dunque le alleanze come nel caso dei membri dell’Unione Europa. O le ideologie condivise come il rosso della Cina e della Russia. Ma anche accordi commerciali come quelli del Sudamerica come Brasile, Argentina, Paraguay ed Uruguay. Ma la stessa tinta non si sceglie necessariamente per gli stessi motivi. Se in Arabia Saudita, Bangladesh e Pakistan il verde indica la fede musulmana, quello di Costa d’Avorio, Mali, Benin, Nigeria e altri paesi limitrofi rimanda invece all’appartenenza alla Comunità Economica degli Stati Africani Occidentali. Il verde è usato non solo nel passaporto ma anche nelle bandiere e in altri elementi tipici di queste aree. La scelta del colore è dettata dal semplice fatto che era il preferito di Maometto.
Il passaporto di colore blu più famoso è quello degli Stati Uniti. I passaporti di colore nero sono i più rari, e solitamente vengono utilizzati per identificare alcuni paesi dell’area Africana. Come Ciad, Zambia, Repubblica democratica del Congo, Burundi, Botswana, Gabon, Malawi e Angola. A cui si aggiunge la Nuova Zelanda, dove il colore nero è il simbolo nazionale. Come non pensare al colore nero della nazionale di rugby degli All Blacks. Il colore nero è anche quello utilizzato per i passaporti diplomatici.
I PASSAPORTI CURIOSI
Tra i colori più imbarazzanti spiccano quelli dei passaporti provvisori di Svezia e Olanda: si presentano infatti rosa porcellino. La Città del Vaticano è uno stato sovrano ed emette quindi passaporti propri. Naturalmente quello del Papa è sempre il numero Uno. La Regina Elisabetta, invece, non possiede un passaporto proprio in quanto viene emesso in suo nome e non può quindi emetterlo da sola. Ci sono poi passaporti particolari come quelli finlandesi che, se sfogliati velocemente, mostrano un alce in movimento. O quelli canadesi che, sfruttando i raggi UV, svelano immagini colorate e divertenti.