Le scuole di pensiero sulla conservazione dei cibi sono molte. Specialmente quando si parla di cosa mettere in frigorifero, o cosa congelare. Ma per quanto riguarda uno degli alimenti principe della nostra dieta, il pane, ci sono motivazioni scientifiche a supportare un tipo o un altro di conservazione. Ecco perché è meglio non mettere il pane in frigorifero. (fonte)
Pane in frigorifero? No, grazie
Il pane in frigorifero perde le sue qualità. In primis, si altera la consistenza. Questo avviene perché l’amido contenuto nella farina ha una struttura molecolare rigida. Una volta mescolato con l’acqua per creare l’impasto, l’amido perde questa struttura cristallina. La cottura al forno poi, ‘slega’ ulteriormente queste molecole. Il pane fresco risulta dunque morbido, ma man mano che passa il tempo le molecole si riorganizzano, tornando gradualmente alla loro struttura rigida. Ecco che il pane mentre invecchia indurisce. Mettere il pane in frigorifero accelera questo processo.
Come conservare il pane?
Il pane in frigorifero invecchia prima, ma se avete intenzione di non consumarlo tutto mentre è fresco, si può optare per il congelatore. Per congelare il pane correttamente occorre metterlo in un sacchetto di plastico e chiuderlo ermeticamente. Perderà alcune proprietà organolettiche, ma si bloccherà il processo di invecchiamento. Una volta scongelato, passarlo in forno qualche minuto o tostarlo permetterà di rompere nuovamente le molecole di amido indurite, ridando al pane una consistenza simile a quella del pane fresco. Naturalmente se avete intenzione di consumare il pane in pochi giorni, il classico sacchetto di carta andrà benissimo, molto meglio di uno di plastica che tende a fargli perdere fragranza.