Il sonno è importantissimo per il benessere psicofisico. Ma dormire bene non è scontato per tutti. Ci sono molte ragioni dietro al riposo disturbato: cattiva digestione, ansia, preoccupazioni, o semplicemente il non trovare la posizione giusta. A volte però non ci rendiamo conto che a farci fare sonni brevi o inquieti è proprio la camera da letto. Sì, dormire bene dipende anche da cosa si trova nella camera, quali oggetti ci circondano, quali mobili la arredano, afferma un esperto del sonno.
La camera ideale per riposare
Per permetterci di dormire bene, una stanza da letto deve essere una sorta di ‘santuario del sonno’, spiega il dottor Neil Stanley al Sun. Ovvero, dentro essa devono stare solo mobili e oggetti che abbiano a che fare con il riposo. Niente televisioni, computer, cellulari. Niente strumenti di lavoro. Niente assi da stiro, ceste dei panni sporchi. Tutto ciò che riguarda le attività diurne va collocato in un ambiente che si vive di giorno. In camera da letto si dorme e basta, afferma l’esperto.
Accanto ad un letto confortevole, la ‘ricetta’ del dormire bene prevede un semplice comodino con una luce da notte. Una sveglia. Un libro. Stanley afferma perentorio che la sera, prima di dormire, si deve leggere qualcosa di cartaceo, un libro o un giornale, non usare un device elettronico. Ugualmente, se ci si sveglia durante la notte è meglio leggere alcuni minuti piuttosto che accendere la tv o il pc. Tra i mobili da tenere in camera, un armadio grande e capiente, per evitare di avere vestiti sparpagliati per la stanza. Niente poltrone e sedie con pile di abiti usati. Le pareti devono avere un colore neutrale e riposante, come il beige, il magnolia, e meno decorazioni possibili. Tutto ciò che ‘accende’ il cervello va tenuto fuori dalla stanza.
Poco arredamento
Avere meno ingombri possibili è fondamentale. Basta un letto, di una misura che permetta di avere sufficiente spazio per sé stessi e l’eventuale partner. Un materasso confortevole. Una coperta, o addirittura due separate se dormendo in due si avvertono bisogni climatici diversi. Un grande classico è infatti che uno dei due componenti della coppia soffra il caldo di notte, l’altro senta freddo. Non deve finire qualcuno che subisce: basta usare coperte separate. Il cuscino dev’essere comodo, la biancheria pulita. Infine, l’esperto consiglia di dormire con la finestra aperta quando possibile. E di chiudere le imposte perché la luce naturale non ci svegli all’alba.
