Per i football addicted non è mai tempo di fermarsi. Perché il campionato europeo in corso di svolgimento in Francia vive in questi giorni le sue fasi decisive. Ma se più che guardare la partita dei campioni si aspira a diventare protagonisti sia in campo che fuori, è possibile orientarsi tra le nuove proposte di adidas e New Balance. I due brand rielaborano alcuni successi produttivi risalenti agli anni ’80 e ‘90.
Per adidas COPA è la scarpa da gioco più iconica, quella che forse ha raggiunto il maggior successo tra gli appassionati di calcio
Nata nel 1982 con la versione Mundial – nell’anno del mondiale in Spagna vinto dalla nazionale italiana – la COPA era la scarpa indossata dai calciatori più forti dell’epoca, come il nostro Franco Baresi o il tedesco Franz Beckembauer. Nella versione 2016 la COPA SL – che fa parte della Limited Collection di adidas Football – è più leggera rispetto ai canoni del passato. Ha mantenuto, comunque, gran parte dei suoi tratti distintivi ed estetici, come la linguetta e le tre strisce bianche. Viene resa più attuale grazie ai materiali sintetici che hanno sostituito la pelle per garantire maggiore comfort e tenuta.
Per chi vuole mantenere uno stretto legame con il calcio fuori dal campo da gioco, la statunitense New Balance lancia invece il Football pack
Made in UK, una sneaker di nuova concezione ma che strizza l’occhio al passato. Tre i modelli del pack. La nuova Epic TR, che richiama il design del classico boot NB Epic Football Flimby-made realizzata dall’azienda di Boston nel 1990, nonché i modelli 1500 e 577, realizzati in pelle premium. L’aver prodotto in Europa questa capsule non è un caso. Flimby è la località inglese – nella contea di Cumbria, nel nordest del Paese – dove ha sede la fabbrica europea di New Balance. E inglese è anche il fondatore del brand, William Riley, emigrato a Boston a inizio novecento. L’anima british della capsule rende ancora più stretto il legame tra New Balance e il mondo del calcio, iniziato proprio negli anni ’90 grazie alla factory di Flimby.
