Se sei single da poco, occorre assolutamente aggiornarti: il vocabolario gergale si incrementa giorno dopo giorno. E poi, tutto d’un tratto, vi troverete a parlar di “benching” senza avere la minima idea di cosa sia. I più sportivi, gli amanti della sala pesi, penseranno agli esercizi di sollevamento pesi che si fanno sulla panca. Il termine è però applicabile anche ad altri campi. Con conseguenze dirette anche sui vostri primi appuntamenti.
Il nuovo termine per single: il benching
Se al termine di una più o meno lunga chattata su Tinder o Grindr, Bumble o Match.com, avete scelto qualcuno da incontrare, il primo appuntamento potrà chiarirvi se voi siete fatti per qualcosa o per nulla. E, quando si parla di qualcosa, intendiamo “amici”, “amici con benefits”, “amici di letto”, “fidanzati”. Ma si può arrivare anche al “ghosting”, scomparendo del tutto da app o messaggi di varia natura. Ed ecco che il magazine americano Beta Male coniuga un nuovo termine: il “benching”, che letteralmente significa “in panchina”.
Non è scomparire, ma neanche frequentarsi: si trova esattamente a metà, e coinvolge i più indecisi.
A volte si risponde, altre volte no. Magari vi siete visti un paio di volte, e stavate pensando che anche da parte sua ci fosse interesse. Poi temporeggia, rifiuta gli inviti con la promessa di recuperare. E ti mette lì, in panchina, perché nel frattempo c’è qualche altra conoscenza da fare. O magari, ancora più grave, si torna dal partner, anche a fasi alterne. La conoscenza si congela e si scongela in continuazione e, come con una bistecca, il suo destino è l’avaria. O, almeno, è quello che accade spesso.
Tante le testimonianze di chi il benching l’ha subìto o l’ha provocato
Alla base c’è l’egoismo e la voglia del “magari c’è qualcosa di meglio” di qualcuno. Dall’altra l’incapacità di chi non sa dire “basta, non ci sto” dell’altro/a. E così il benching si protrae nel tempo, con la conseguenza di rovinare qualcosa che sarebbe potuto essere bello. Ecco, a questo punto meglio il ghosting, direi…