L’estate fa rima con mare ma anche con matrimonio. Ebbene sì, quello che si prospetta all’orizzonte è uno dei momenti più romantici dell’anno in cui tante coppie coronano il loro sogno d’amore e convolano a nozze. Gli inviti fioccano e, di conseguenza, bisogna ricerca l’outfit giusto per prendere parte, con stile, a una nessuna e centomila cerimonie. Non vale la pena farsi prendere dall’ansia o dal panico: sangue freddo e qualche piccolo consiglio di stile possono realmente fare la differenza.
A semplificare il compito, spesso, sono gli sposi stessi che impongono agli invitati uno specifico dress code che si traduce in colori o stili specifici da rispettare, suggerimenti che riguardano più da vicino testimoni e damigelle. E gli altri invece, su cosa possono puntare? Un colore bandito è, ad esempio, il bianco e tutte le tonalità avorio/beige in quanto, secondo la tradizione, è riservato agli sposi e non sarebbe cosa carina rubare loro la scena quando dovrebbero essere gli assoluti protagonisti.
Per quel che concerne il nero è concesso solo per la sera e se la location è molto elegante mentre è meglio evitare il rosso. Via libera invece ai colori tipici della stagione ovvero le tonalità pastello e anche i motivi floreali sono molto gettonati nonchè appropriati.
A prescindere dal contesto, che sia in spiaggia o in campagna, come tutte le cerimonie anche il matrimonio esige eleganza e rigore ma niente eccessi, a vincere deve essere la sobrietà ergo meglio evitare scollature e trasparenze nonchè abiti troppo corti, fascianti, tacchi e plateau vertiginosi e stampe poco appropriate tipo camouflage e animalier: sì ad un vestito lungo per la sera mentre, di giorno, meglio puntare sulla lunghezza al ginocchio.
Venendo agli accessori, mai sottovalutarli, sono preziosi e possono fare la differenza: in estate ci si può lasciare attrarre dai cappelli, dai gioielli e perché, no, molto cool anche le coroncine di fiori e scarpe sì con tacco ma delicate: una mossa saggia è quella di nascondere in borsa un paio di ballerine perchè non si sa mai, dopo ore e ore ad altezze vertiginosi volare basso potrebbe essere un bel sollievo, soprattutto quando arriva il momento di scatenarsi in pista.