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Cioccolato: dalla bocca al naso

Pare che sniffare cioccolato sia divenuto un cliché. Ecco di cosa si tratta

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Cacao da sniffare: questa è l’ultima invenzione del mastro pasticcere belga Dominique Persoone. “È il modo migliore per apprezzarne l’aroma”, ha spiegato, “e per salvare la linea”. Il “kit” per sniffare il cioccolato costa 45 euro. L’idea è nata quando è stato chiesto a Persoone di inventare qualcosa di speciale per l’ultima festa di compleanno del chitarrista dei Rolling Stones, Ron Wood. Che, pare, abbia decisamente apprezzato.

Detto questo, però, il gadget per inalare l’aroma del cioccolato è deleterio per chi sta seguendo un regime alimentare ridotto perché induce in tentazione: come ben sappiamo la voglia di cioccolata non si placa sniffando una scia odorosa. Ma non solo, quest’invenzione ha dato il via ad una nuova tendenza: dallo sniffare l’aroma, c’è chi ha iniziato a sniffare la polvere di cioccolato, pensando di poter così giovare dei benevoli effetti di questo alimento.

Infatti, come è ormai risaputo, il cioccolato vanta numerosissime qualità. I flavonoidi e gli antiossidanti in esso contenuti permettono di incrementare notevolmente le funzioni cognitive e di migliorare il sistema cardiovascolare. Secondo i ricercatori il cioccolato “migliore” per diventare più “intelligenti” è quello fondente, ma risultati positivi sono stati osservati anche con il tipo al latte. La raccomandazione è, ovviamente, quella di non esagerare con le dosi.

L’effetto benefico è stato registrato in seguito al consumo settimanale di qualsiasi tipo di cioccolato. Gli scienziati hanno osservato in particolare un miglioramento della memoria spazio-visuale e organizzativa e del ragionamento astratto. In questo senso “l’assunzione regolare dei flavanoidi presenti nel cacao può rallentare il declino cognitivo legato all’età”, hanno spiegato i ricercatori australiani. Naturalmente, però, sniffare cacao non apporta alcuno di questi benefici.