Negli Anni Venti era nota come la Piccola Parigi, oggigiorno si può associare all’uccello della Fenice che vive l’esperienza di una nuova vita, riflessa in un’interessante eredità formata da un mix di culture. E’ la città più grande nonché la capitale della Romania: Bucarest, che si presenta agli occhi del visitatore con diverse meraviglie culturali ed architettoniche.
Ma bisogna partire dall’inizio per comprenderne la realtà. La leggenda vuole che a fondarla sia stato un pastore chiamato Bucur, ma la realtà la lega al Principe Vald l’Impalatore, che nel 1459 firma un documento che ne attesta l’esistenza, prima come capitale della Valdacchia e poi della Romania.
Durante l’Ottocento la città ha incominciato a subire una lenta modernizzazione, che ha visto il suo apice grazie agli architetti francesi, i quali le diedero quel tocco di charm costruendo l’Arco di Trionfo, a dominare il Soseaua Kieseleff, un viale più lungo degli Champs Elysees. Ma l’ispirazione parigina si ebbe anche nella vita culturale di Bucarest, che sempre più somigliava alla capitale francese, con tanto di aristocrazia romena educata in Francia.
E’ l’avvento del regime comunista, alla fine della Seconda Guerra Mondiale che pone fine alla vita cosmopolita di Bucarest. Quartieri storici, alcuni bellissimi edifici della Belle Epoque, case del centro e chiese sono stati distrutti per far spazio alle costruzioni volute dal dittatore Ceausescu. Cuore della città di questo periodo è stata la Casa del Popolo, un edificio di 12 piani attualmente sede del Parlamento, che si voleva fosse il più grande palazzo del mondo dopo quello del Pentagono: l’imponente edificio, che ospita più di mille stanze, è il lavoro dei più grandi architetti e artigiani locali e rimane uno dei monumenti più visitati della Romania.
E’ interessante sapere che tutti i materiali usati, dal marmo al cristallo, e gli elementi di arredamento come tappeti, tende e lampadari sono stati tutti prodotti in Romania e per questo la Casa del Popolo è un grande orgoglio per tutti i rumeni. Tra le strutture risalenti all’Ottocento spiccano il Palazzo di Giustizia, il Palazzo Stirbei e la Banca Nazionale, mentre tra gli edifici religiosi vale la pena una visita al Montastero Antim, risalente al 1715, e alla Chiesa Patriarcale del 1665.
La Città Nuova è ricca di piazze: due le strade principali, Bulevardul Balcescu e Bulevardul Unirii, e Piazza della Repubblica, dove si erge la Chiesa Cretulescu, che rimane una delle più belle della città. Non mancano le zone verdi come l’Herastrau, un immenso parco dai suggestivi laghi, e luoghi di cultura come tantissimi musei e teatri.
Informazioni
Ente Nazionale per il Turismo della Romania
Via Torino 95, Roma
Tel. 06/ 4880267
www.romania.it