Se non riuscite ad uscire di casa senza la vostra penna Usb in tasca ma siete così distratti da non ricordare mai quanto spazio avete ha disposizione per i file, allora la nuova serie di pendrive ideata da Dima Komissarov fa proprio al caso vostro. Si chiamano Flashbag e sono delle coloratissime e minuscole penne Usb dalle forme molteplici e sfiziose, che si gonfiano come un palloncino, cambiando dimensione man mano che inserite i dati.
La collezione è per tutti i gusti: si va dalla pennina classica, coloratissima ma dal design pulito, a quella a forma di borsetta di coccodrillo o di pesce palla, fino alla più piccola, disegnata sulle fattezze di Bob La Spugna, super eroe dei cartoon, amatissimo dai bambini, e non solo, di tutto il mondo.
Quando il dispositivo è gonfio, sul punto di ‘esplodere’, su un piccolo display appare la scritta luminosa “There is not enough free space” (‘Non c’è più spazio libero disponibile’) ma ve ne accorgerete facilmente in un colpo d’occhio!
Il brillante designer russo, ha 33 anni, è l’art director dell’agenzia di Pubblicità e Comunicazione Lebrand e conta all’attivo più di 400 lavori di design, che spaziano tra stampe, siti web e oggettistica hi tech. I suoi clienti internazionali più prestigiosi vanno dalle Nazioni Unite, a Mtv, fino alla Danone e alla Yukos.
Tra le sue creazioni più futuristiche e originali ci sono la Remobeads e il C’all, due recenti invenzioni in cui si incontrano un accattivante design con idee funzionali alla vita di tutti i giorni e sofisticati dispositivi tecnologici. La Remobeads (foto) è un vero e proprio telecomando-bracciale, coloratissimo e luminoso: per cambiare canale sarà sufficiente scorrere le dita tra le perle di quello che, a prima vista, potreste scambiare per un rosario da preghiera.
Il C’all sembra davvero provenire da un film di fantascienza: un dispositivo poco più grande di una carta telefonica (dimensioni 54×85,6 mm) che contiene in sé un telefono cellulare, un player mp3, le carte di credito e le chiavi di accesso a casa e automobile, oltre alla possibilità di connettersi via internet al sistema operativo del proprio personal computer.
Stile.it l’ha incontrato incuriosito dalla prolifica attività del designer, sempre impegnatissimo ma con il sorriso sulle labbra.
La tua attività creativa si sfrangia in diverse direzioni, dal design di interni all’ideazione di oggettistica hi-tech. In quale campo ti senti più a tuo agio?
“Nessuno in particolare, ossia considero la mia attività di designer a 360 gradi, lavorando di fatto in ogni suo campo di applicazione, dal disegno di interni, alla pubblicità, all’hi-tech”.
Cosa influenza principalmente il tuo lavoro?
“Di solito ciò che non mi piace, che voglio ‘rifare’, per dargli un senso nuovo, molteplici funzioni, anche se si tratta di oggetti di uso comune”.
Quale pensi sia l’aspetto fondamentale del design e del tuo lavoro?
“L’aspetto più importante del mio lavoro credo sia la comunicazione con le persone che usufruiscono degli oggetti che creo. Alcune di loro, magari appassionate di design, si sentono ispirate dal mio lavoro a fare qualcosa di nuovo, a creare. Questo è proprio quello che mi spinge ad andare avanti”.
Quale, tra le tue invenzioni, ami di più?
“La prossima! Le altre sono state già fatte…”
A noi piace la tua pendrive ‘Flashbag’. Come ti è venuta in mente questa idea?
“La Flahbag è cosi semplice! Il principio, in fondo, è meccanico e io davvero non capisco come nessuno ci abbia pensato prima di me”.
Quale è, secondo te, il ruolo del design oggi?
“Credo sia un lavoro come un altro. Ma ci piace pensare che un designer, attraverso quello che fa e in qualsiasi ambito lo faccia, possa suscitare emozioni ‘colorando il mondo’… o almeno una sua piccola parte”.