“Ho scoperto di essere un’artista quando avevo più o meno 15 anni. Per me ogni problema era uno spunto. Invece di essere come le altre donne, pettegola e rompiscatole, io disegnavo. È un’opportunità incredibile.” Carol Rama è un’artista che si racconta. Ogni personaggio, ogni oggetto che compare sulla scena dell’opera trova il suo riscontro nella storia e nella memoria dell’artista. Corpi femminili troncati, dentiere, letti di contenzione, sedie a rotelle, animali, scarpe e altro, sono i soggetti dei primi acquerelli, che negli anni della loro esecuzione (1936-1946) furono talmente anacronistici da risultare inaccettabili (la sua prima personale nel 1945 fu proibita, le opere sottoposte a sequestro).
È del 1948 la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia. Negli anni cinquanta, Carol sente il bisogno di uscire dai confini dell’autobiografia e entra a far parte del gruppo del MAC (Movimento Arte Concreta) torinese, elaborando un suo personale concetto di astrazione. A partire dagli anni sessanta la sua ricerca torna a scavare nel repertorio intimo, unendo la realtà di oggetti usati al suo intrinseco estro pittorico.
Il lavoro degli anni settanta è insieme intimo e di ampio respiro. Su formati spesso considerevoli, Carol Rama appende o stende e incolla camere d’aria che le ricordano la fabbrica di biciclette del padre imprenditore.
Carol torna alla figurazione, dall’inizio degli anni ottanta, con opere piene di fantasia, di bizzarrie, di racconti accennati e di allusioni privatissime. Carol Rama non ha più abbandonato il figurativo, ma col tempo le figure e i personaggi, legati sempre alla sua storia personale, si sono fatti più essenziali, quasi emblematici. Carol Rama è ormai conosciuta dalla cerchia degli estimatori dell’arte contemporanea, ma il grande riconoscimento pubblico le arriva soltanto nel 2003, quando le viene conferito il Leone d’oro alla carriera in occasione della 50. Biennale di Venezia.
Al Castello di Legnano, dal 15 novembre al 1 febbraio 2009, è in programma una mostra dedicata a Carol Rama, nel novantesimo compleanno della grande artista torinese. Quasi ottanta opere, alcune delle quali inedite, che illustrano in modo nuovo il lavoro e la personalità di una grande protagonista del Novecento.
Curata da Flavio Arensi, direttore degli spazi espositivi legnanesi, e Alexandra Wetzel, in collaborazione con l’Associazione Art Motive X 24 di Torino, Self-portrait si costruisce intorno a sei nuclei tematici forti: 1. Autoritratti, 2. Altri, 3. Rane, 4. Teatrini, 5. Seduzioni, 6. Feticci. Da queste direttrici parte il viaggio nel mondo di Carol Rama, della sua poetica innovativa e travolgente.
“Immagino questa mostra dedicata a Carol Rama – afferma Flavio Arensi – come un proseguimento “sentimentale” della monografica di Kathe Kollwitz, del 2006. La città aveva allora preparato un omaggio al carattere forte di questa straordinaria artista tedesca, alle sue battaglie di civiltà. Oggi, presentare Carol Rama significa riprendere da dove avevamo lasciato, imparando da un’autrice che ha pagato a caro prezzo la libertà del suo gesto creativo, senza mai essere banale, anzi raccontando e raccontandosi con profonda verità. Due donne che hanno aperto e chiuso il Novecento con un coraggio quasi profetico e che in un certo senso segnano simbolicamente la strada culturale della mia collaborazione con la città di Legnano iniziata nel 2003”.
Carol Rama
Self-portrait
Legnano, Castello di Legnano (via Toselli)
15 novembre 2008 – 1 febbraio 2009
Orario: da martedì a venerdì 16.30-19.00; sabato 16.00-19.30; domenica e festivi 10.00-13.00/15.30-19.30; chiuso lunedì
Ingresso libero
Per informazioni: tel. 0331 471335 – www.spaziartelegnano.com
Catalogo Allemandi