Mario Baudino, giornalista per La Stampa e poeta, è anche autore eclettico che sa spaziare tra vari generi, creando atmosfere coinvolgenti nei suoi romanzi, e nei suoi saggi.
Dopo Il sorriso della druida , pubblica Per amore o per ridere , un romanzo narrato in prima persona da un uomo senza nome, con la passione per le strabiche, che si aggira per l’Europa, apparentemente, senza avere nulla da fare.
Un viaggiatore che si è lasciato plagiare dall’amore della sua vita, Amelia, che come una pedina lo muove da un posto all’altro, per eseguire degli strani lavoretti, al limite della legalità.
La loro storia d’amore ci viene svelata pian piano dai frequenti flasback narrativi, fin dal loro primo incontro, quando entrambi erano responsabili marketing di due ditte concorrenti che producevano pistole per verniciatura.
In fondo essere in perenne cambiamento, passare da un posto all’altro, da un lavoro all’altro, essere ogni volta una persona diversa, non è un peso per lo “Sconosciuto”, anzi, è il suo modo di vivere. “A me va bene tutto, ho sempre pensato che posso essere questo o quest’altro, non fa molta differenza. Posso cambiare senza problemi, anzi ho sempre avuto una gran voglia di cambiare. Fin da quando ero bambino mi bastava incontrare per caso qualcuno, un soldato, un cantoniere, un cavallo magari, e subito volevo diventare lui. Non mi accontentavo certo di Peter Pan o del Piccolo Lord, e nemmeno di Tom Sawyer. Ero perennemente in movimento, da una vita all’altra, lo sono sempre stato e continuo a esserlo, anche se è passato tanto tempo…”.
Un romanzo ironico che racconta di una generazione alla deriva, che cerca i suoi idoli tra i nuovi personaggi televisivi, completamente costruiti e falsi, dai quali crede di poter ottenere delle risposte sui grandi perché della vita.
Un romanzo che deride la credulità, che sta dilagando nel genere umano e che ha fatto la fortuna di internet e del marketing televisivo.
Per amore o per ridere
Autore: Mario Baudino
Edizioni: Guanda
Pagine: 190
Prezzo: 13 euro