Fino all’aprile 2004, il mondo non aveva ancora sentito parlare di lei. Ma le cose sarebbero cambiate presto, quando lo stesso maggio, Ruslana Lyzhichko (Lviv 24/05/73) partecipava all’EuroVision Song Competition di Istambul, regalando un’orgogliosa vittoria alla sua Ucraina di fronte a 1 miliardo e mezzo di telespettatori. Con l’album “Wild Dances” scala le classifiche di 25 paesi vincendo in patria 5 dischi di platino con 500mila copie vendute. Da qui al World Music Award di Las Vegas il passo è breve, ma è solo l’inizio di un successo che, attraverso tournée internazionali, porta la sua voce sul palco olimpico di Pechino ed il suo volto sui manifesti della campagna L’Oreal 2008.
Una carriera folgorante, che tuttavia impallidisce di fronte all’impegno sociale e all’attività politica, iniziata con il supporto della causa democratica durante la Rivoluzione Arancione e proseguita nel 2006 con la conquista di un seggio in parlamento. Nonostante l’instancabile girovagare, infatti, Ruslana trova il tempo di dedicarsi ad importanti cause umanitarie, come quelle per l’Ospedale pediatrico di Kiev, per la OSCE (Organization for Security and Co-operation in Europe), per l’UNICEF (di cui è ambasciatrice), mentre con la sua musica raccoglie fondi per combattere il traffico di organi nel mondo.
E intanto il fenomeno musicale si evolve anche fra i più giovani, le cui prodezze alla console sono scandite dalle note di lei, che firma un contratto con il popolare game “Grand Theft Auto 4”. Il fortunato sodalizio tra Ruslana e il mondo dei video continua e, lo scorso autunno, partorisce un nuovo progetto, tra ecologia, musica e immagini filmate. Registrato nei leggendari Hit Factory Criteria Studio di Miami e prodotto da Ego Works, l’album “Wild Energy”, conserva i componenti tipici della sua musica, mischiati con i più moderni ritmi dell’urban style. Tra le illustri collaborazioni al disco, spicca quella con T-Pain and Missy Elliott che dà vita ai due singoli di punta dell’energetico e selvaggio prodotto.
Il primo, “Moon of dreams” è già in vetta alle hit polacche ed ucraine. Il secondo, l’omonimo “Wild energy”, spopola negli USA, combinando suggestioni eclettiche che abbracciano anche letteratura ed impegno sociale e che s’ispirano alla libertà d’espressione. Elementi della musica etnica e sonorità dei monti Carpazi s’intrecciano ai ritmi popolari più moderni. Nel video di lancio, ispirato al romanzo di fantascienza “Lana”, la cantante interpreta la protagonista, reduce dalla crisi petrolifera. L’eroina avveniristica sfrutta la propria inesauribile energia vitale per far girare un pianeta che, troppo sfruttato dai suoi abitanti, è ormai privo di qualsiasi risorsa energetica.
A guardarla Ruslana non potrebbe essere più in parte, con il suo look inimitabile che strizza l’occhio al repertorio fantasy, facendola assomigliare ad una fata taumaturga. Giusto in tempo per lenire, in questo scorcio natalizio, le piaghe di un pianeta in rapida decadenza, con un’iniezione vitale di sano romanticismo pop.