Il 13 Dicembre, a Firenze, in pieno centro storico, Roberto Cavalli inaugura il primo Cavalli Club. Progettato dall’architetto Italo Rota, già autore del Just Cavalli Cafè a Milano, è un locale basato su una nuova concezione della vita notturna.
Dice Roberto Cavalli "Ho voluto fare un regalo a Firenze, la mia città, recuperando e restaurando, fino a riportarlo agli antichi splendori, un vero gioiello: la ex-chiesa accanto all’amata basilica del Carmine. Siccome il passato mi piace sempre mescolarlo col futuro, unendo tradizione e innovazione, dentro ci ho costruito un locale avveniristico, che a Firenze proprio mancava".
Aggiunge Italo Rota "Il Cavalli Club è una perfetta rappresentazione del mondo Cavalli, e della follia ed energia che lo dominano. Esattamente come un abito di Roberto, regala gioia e divertimento, anche solo per una notte".
Cosa è? Il Cavalli Club è un locale che muta nel corso delle ore, e che rappresenta aspetti diversi dello stare insieme. È un bar e un ristorante, dalla cucina moderna ma legata alla tradizione, che però ospita anche spettacoli; diventa una discoteca, ma anche posto in cui ascoltare musica in compagnia.
Dove si trova? Tra sacro e profano, il Cavalli Club è ospitato all’interno di una struttura di immenso valore storico: un locale voltato, anticamente adibito al culto religioso, adiacente alla basilica di Santa Maria del Carmine, la stessa che ospita, nella cappella Brancacci, gli affreschi di Masaccio e Masolino. Degradato da interventi spuri nel corso dei secoli, il locale è stato completamente restaurato, con immenso dispendio di energie, da Roberto Cavalli, che ne ha fatto così dono alla città di Firenze.
Come è fatto? Il Cavalli Club è una nave planata al centro della navata: un grande oggetto specchiante, oro e acciaio, che contiene bar, ristorante, e tutto il resto, ma che non tocca pareti e soffitto; poggia sul pavimento, e all’occorrenza è smontabile, non avendo quindi alcun reale impatto sul contenitore architettonico. Il gioco di riflessi e specchiature, oltre a moltiplicare e diluire lo spazio, crea armonia, e non contrasto, tra la struttura storica e quella contemporanea.
Per il prossimo futuro sono previste nuove aperture a Milano, Dubai e New York.