La forma, i materiali, la composizione e la struttura degli oggetti, i colori accesi e le tinte forti in architettura e design come anche in pittura sono le caratteristiche principali di un’arte che ha conquistato la Germania dei primi del ‘900, il modernismo che ha avuto origine in una scuola. Nasce, infatti, nel 1919 a Weimar la Bauhaus fondata da Walter Gropius, dove si formarono Paul Klee, Vasilij Kandinskij, Oskar Schlemmer e Lyonel Feininger e Mies van der Rohe.
In occasione dei primi 90 anni della Bauhaus, la Germania festeggia e ricorda le correnti di pensiero e artistiche da qui scaturite con di mostre, manifestazioni e incontri. Per andare alla scoperta della Bauhaus si può partire da Monaco, città scelta per l’apertura delle celebrazioni. Qui il museo dell’architettura della Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera fino all’8 febbraio ospita una mostra sull’opera dell’architetto israeliano Munio Weinraub, allievo del Bauhaus, e di suo figlio il regista cinematografico Amos Gitai.
La capitale della Baviera accoglie i suoi visitatori con un fascino misterioso. La proverbiale rigidezza tedesca lascia il posto all’allegria e vivacità dei tanti studenti che la animano. Il centro di Monaco è la Marienplatz, dove ci si incontra per bere qualcosa, e passeggiare tra le boutique di abbigliamento e alcuni negozi di souvenir. La piazza è dominata dal celebre Glockenspiel (letteralmente gioco di campane), il più grande orologio carillon della Germania che si aziona tre volte al giorno.
In primavera si può scegliere di visitare Francoforte dove dal 6 marzo al 26 aprile l’Architekturmuseum propone una rassegna internazionale itinerante che avrà come tappe anche Cracovia, Lubiana, Bruxelles, Atene dal titolo “Bauhaus twenty-21, An ongoing Legacy”. La città, centro finanziario molto importante, affascina per i contrasti tra il suo skyline, la borsa e l’efficienza di ogni servizio e alcuni quartieri dove ancora si respira l’aria di un piccolo paese di provincia. Come camminando, per esempio, lungo le vie di Seckbach o di Bergen-Enkheim luoghi attraenti e affascinanti spesso sconosciuti ai normali visitatori d’affari.
Una tappa nella Berlino della Bauhaus passerà, invece, per il Martin-Gropius-Bau che ospita la mostra “Modell Bauhaus” dal 22 luglio al 4 ottobre, un’esposizione allestita in collaborazione con i centri di Dessau e Weimar che si sposterà anche al MoMA di New York a novembre. Ma il viaggio nella storia dovrà anche toccare il più grande archivio di questa corrente il museo progettato da Walter Gropius nel 1964 per ospitare il centro studi sull’attività del Bauhaus.
L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra e un interrato. Il primo livello è quasi interamente dedicato all’esposizione permanente e alle mostre temporanee che rappresentano l’attività prevalente del Bauhaus-Archiv; al piano superiore sono collocati gli uffici, una biblioteca di 22.000 volumi aperta al pubblico e una piccola parte degli archivi. La forma ad H della pianta dell’edificio progettato per la zona di Rosenhöhe a Darmstadt fu adattata al nuovo sito berlinese da Alex Cvijanovic e Hans Baudel.
Per chi volesse sentire lo spirito dell’arte Bauhaus lontano dai grandi centri, può visitare Erfurt che presenta nella Kunsthalle dal 29 marzo al 24 maggio una rassegna dedicata all’architettura e all’arte della tessitura ispirata al Bauhaus.
Nella foto: il Roof del Sony-Center in Potsdamer Platz. Courtesy of ©BTM / Koch
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