Il fascino della voce detronizza l’immagine. Il fenomeno è in piena esplosione, nel cinema, per la tv, e soprattutto nelle campagne pubblicitarie, il doppiatore, lo speaker, insomma la scelta della voce ha assunto un importanza enorme. Interi spot pubblicitari sono giocati sull’aspetto catalizzatore e di appeal di una voce; spesso, ed era ora, il sonoro diventa l’elemento caratterizzante e di assoluto richiamo per l’efficacia del prodotto.
Le vie tradizionali per accedere alle voci, sono e rimangono gli studi di doppiaggio e speakeraggio diffusi soprattutto a Roma e Milano.
Dal mondo web arriva una novità, abbiamo incontrato Attilio Salinetti, creatore e responsabile di VoxFarm, la prima banca di voci virtuale, aperta a tutti e di facile approccio.
Come è nata l’idea del progetto?
A.S.: “Lavoro da anni nel mondo del doppiaggio cinematografico televisivo e pubblicitario. Nel tempo ho valutato una certa difficoltà da parte degli studi di comunicazione nel reperire voci qualitativamente valide. Insieme ad un’ agenzia web e di comunicazione abbiamo riscontrato l’esigenza di una offerta di voci per i lavori più diversi, dalle audio-guide, alle personalizzazioni dei siti, fino ai piccoli spot interni. Approfondito l’argomento, abbiamo stabilito che mancava un servizio su larga scala, che potesse soddisfare le richieste, da quelle più piccole ai progetti più ambiziosi in ambito italiano ed internazionale. Al mondo non esisteva un servizio del genere, siamo i primi ad aver inaugurato una banca-archivio composta di voci di qualità e riconoscibili”.
VoxFarm offre anche voci non italiane?
A.S.: “Le voci sono in varie lingue, non solo in italiano. Il trattamento innovativo e accessibile, la rete ci permette un accesso agile e per tutti, e attraverso lo strumento dell’ e-commerce l’offerta è anche vantaggiosa in termini economici e di risparmio di tempo”.
Un altro servizio dalla rete, per migliorare prodotti e creature destinati ad altri media…
A.S.: “Il nostro obiettivo è quello di creare ottimi prodotti anche nel versante del sonoro. Il difetto diffuso è quello di dedicare poca cura o trattare in maniera approssimativa la realizzazione di prodotti audio, sonori o musicali. Bei prodotti sono sovente penalizzati da voci improvvisate e non professionali che impoveriscono e non rendono merito al resto del lavoro. Un buon commento sonoro è condizione imprescindibile per qualsiasi progetto di comunicazione”.
Una curiosità, chi sono e quali voci cercano i vostri clienti?
A.S.: “Manager, ad esempio, che entrano nel merito della comunicazione proprio per cercare di realizzare un prodotto credibile e di qualità, realizzato attraverso la voce di un professionista.
Le voci più richieste: da quella di Richard Gere a quella Hitchcock, le voci del cinema, quelle del sogno!”.
Info: http://www.voxfarm.com