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First lady… finalmente

Il matrimonio col ‘cavaliere’ è giunto al suo pubblico epilogo. Veronica Lario “cala il sipario” di fronte a un Paese che si divide.

Veronica Lario
LaPresse

Per mezza Italia Veronica è la ‘Signora’, quella che ha ‘creduto’ alla sinistra, come se non avesse occhi, orecchie, testa, capaci di osservare, udire, giudicare. Non solo nella sua dignità di moglie, ma soprattutto come donna e prima cittadina, sebbene ormai per poco, di un’Italia in decadenza che è stanca di tacere.

E a tacere lei non ci pensa nemmeno, nonostante i suggerimenti dei detrattori che ne infangano il passato d’“attricetta”, accusandola di aver ‘sputato’ sull’uomo che l’ha tolta dalla folla e l’ha fatta imperatrice. Peccato solo che per godere onori e glorie di uno stesso impero, lady B avrebbe dovuto condividerne, almeno per finta, leggi, costumi e ipocrisie. Uniformarsi pubblicamente ad un modello di donna posticcia, capace di glissare su 10 anni  d’infelicità coniugale, come se questi altro non fossero, che un legittimo tributo versato sull’altare del potere.

Per fortuna, oltre a un cervello indipendente, Veronica Lario possiede anche una voce, capace di guadagnarle il ‘beneficio del dubbio’ in chi voglia ascoltarla senza pregiudizi ‘di parte’. Il dubbio che, se di tributo si è trattato, questo non fosse legato alle ragioni del dio denaro ma a un idea di comunione familiare più importante della politica e dei gossip di Silvio ossessionato dal potere. Ed ecco spiegati 10 anni di assenza dalla vita pubblica del marito, sempre più influente e al tempo più lontano dalle sue idee di donna emancipata e intelligente che fa della modestia il proprio punto di forza.

Anni di silenzio, rotto solo nelle rare occasioni che le imponevano di dissociarsi dalla condotta politica e morale del suo ‘cavaliere’. Così, di fronte a temi  quali aborto e fecondazione artificiale, lei si trasformava in beniamina della libertà di scelta, guadagnandosi persino le simpatie della sinistra. Poi l’ultimatum di un paio d’anni fa che, dopo le burlette berlusconiane al gran galà dei Telegatti, otteneva da Silvio scuse tardive e una parvenza di decoro.

Ma se fino ad ora divergenze d’opinioni e deriva sentimentale non erano bastati a spezzare il sacro ‘vincolo’, l’exploit euroveline ed il marito, troppo impegnato ai compleanni dei propri figli ma liberissimo per quelli della 18enne ‘starletta’ partenopea, “calano il sipario” su 30 anni di matrimonio. Veronica non ha dubbi, il divorzio ci sarà, il prima possibile e non importa quanto dura sarà la vendetta della ‘corte imperiale’. Una metà d’Italia, della Lario sempre assente, apprezza oggi l’orgoglio di donna, l’esempio di madre e il paradosso di vederla nei panni di first lady per la prima volta. Anche se solo per il tempo di una causa, che le auguriamo sia il più breve possibile.