Cannes – I bastardi senza gloria arrivano al Festival guidati dal loro comandante Quentin Tarantino e dalla star Brad Pitt, che per la prima volta interpreta un film del regista. Ancora una volta Tarantino incanta la Croisette con quel suo modo di fare “da psicopatico”… e una velocità di battute che supera quasi quella della luce. Sentirlo parlare è sempre entusiasmante. “Io non sono un cineasta americano – dice il regista – Io faccio film per il pianeta”. Come Von Trier anche lui è un personaggio “larger than life”, però Quentin non è mai sulle difensive e il suo entusiasmo è sempre contagioso. Anche lui, come il regista danese, cita Dio: “Io non penso mai agli attori con cui lavorare, per prima cosa creo i personaggi. Sono io il loro dio e i personaggi sanno bene che è così. Li conosco benissimo e soltanto dopo la loro creazione penso agli attori”.
E a proposito della sua star americana, Brad Pitt, il regista aggiunge: “Ci siamo sempre cercati, non vedevamo l’ora di fare un film insieme. Brad era in cima alla lista di persone con cui volevo lavorare”. In quel momento il “Signor Jolie” prende la parola, raccontando il momento in cui ha detto sì a Tarantino: “In realtà non ricordo bene – afferma Pitt – Quentin mi è venuto a trovare, per parlarmi di cinema e di un suo nuovo progetto. Sono rimasto incantato dal suo amore per il grande schermo… l’indomani mattina mi sono svegliato sul divano e ho visto che avevamo fatto fuori cinque bottiglie di vino. E’ allora che mi sono reso conto che forse avevo già accettato il ruolo… anche perché sei settimane dopo mi sono ritrovato in uniforme sul set”.
Il cinema come metafora che abbatte il nazismo, questo è una delle trovate più memorabili di “Bastardi senza gloria”: “ma nel film non è più una metafora – continua Tarantino – è la potenza del cinema che spazza via il Terzo Reich”. E l’entusiasmo del regista esplode quando arriva il momento di parlare di Hans Landa, il cattivo del film interpretato dallo straordinario Christoph Waltz: “Per quel ruolo, dovevo avere l’attore giusto. All’inizio pensavo a qualche star ed ho anche parlato con Leonardo DiCaprio. Però Landa è un esperto linguista, mi serviva un tedesco. E’ stato difficilissimo: ad un certo punto ho anche pensato di abbandonare il film e pubblicare la sceneggiatura. Poi è arrivato Christoph, senza il quale Bastardi senza gloria non avrebbe visto la luce”. E l’attore si alza e bacia il suo regista dichiarando: “La cosa che mi ha colpito di più di Quentin è la sua precisione: lui è un vero perfezionista”.
Prendono parola anche le due attrici, la francese Mélanie Laurent (teniamola d’occhio) racconta di come Tarantino l’abbia preparata al ruolo della protagonista Shosanna Dreyfus, ebrea che vuol vendetta dopo aver assistito al massacro della sua famiglia: “E’ stata un’esperienza incredibile. Quentin ha organizzato una specie di cineforum tutte le settimane. Mi ha ispirata, mostrandomi diversi interessanti titoli del passato”. E la tedesca Diane Kruger, che nel film interpreta la star tedesca Bridget Von Hammersmark, alleata dei bastardi, aggiunge: “Quentin mi aveva preparata sul background del mio personaggio. Abbiamo parlato tantissimo. Mi sono trovata subito a mio agio con i dialoghi che aveva scritto. Eravamo sempre in sintonia”.
“Bastardi senza gloria” arriverà nei cinema dal 16 ottobre, distribuito dalla Universal.