E’ dal 1937 che, anno dopo anno, Cracovia perpetua la sua personale tradizione natalizia sotto il cielo di piazza del Mercato. Proprio qui, infatti, in occasione del concorso organizzato dal Museo Storico della città, il primo giovedì di dicembre si riuniscono i costruttori di presepi. Non è un caso che a Cracovia sia possibile ammirare la più antica rappresentazione della natività di tutta la Polonia, ovvero un presepe che risale alla metà del XIV secolo.
Il presepe da queste parti non è solo un addobbo, tant’è che nella città polacca si svolge una vera e propria rappresentazione teatrale itinerante, con ambientazioni dipinte da artisti popolari e attori accompagnati dai canti natalizi chiamati “koledy”. E non è nemmeno una minuzia simbolica, dal momento che il presepe odierno – opera di Michele e Leone Ezenekier – è costruito su due livelli: alla base è posto il palcoscenico, dove vengono rappresentati diversi personaggi, come ad esempio gli eroi nazionali, mentre sul piano superiore si trova la rappresentazione della natività, con la Sacra Famiglia.
L’intera struttura, costruita in legno, compensato e cartoncino, è arricchita da torri, guglie e campanili e crea un effetto imponente. Chi è incuriosito dalle tradizioni polacche del Natale non può ignorare che, come usanza domestica, si suole appendere nelle case un globo fatto di ostie colorate e che il cenone della vigilia non ha meno di 12 portate.
Per molti fedeli il Natale di Cracovia può voler dire ripercorrere gli itinerari papali seguendo il percorso più tradizionale, chiamato “itinerario Giovanni Paolo II”, ma anche percorrendo il nuovo tragitto che interessa le regioni del sud-est polacco. Il percorso, che consente di ammirare le panoramiche zone dell’altopiano Pogorza Przemyskiego, inizia da Przemysl (nella regione Podkerpackie) per giungere dopo 22 chilometri a Kalwaria Paclawska.
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