L’attrice più accreditata sembra poter essere Keira Knightley, che erediterà il ruolo della Hepburn vestendo i panni della protagonista, Eliza Doolittle. Una scelta quanto mai coraggiosa quella dei due produttori Duncan Kenworthy e Cameron Mackintosh, che lavoreranno al remake di My Fair Lady.
Il film fu diretto nel 1964 da George Cukor e riscosse così tanto successo al punto da aggiudicarsi ben 8 oscar per: miglior film, regista, attore protagonista, fotografia, scenografia, costumi, colonna sonora e sonoro. Ma l’azzardo, oggi, sta forse nello scommettere su una figura giovane come quella di Keira per riportare allo splendore il ruolo che fu di un’icona indimenticata del cinema mondiale, Audrey Hepburn.
Il film è noto agli appassionati per aver calcato, prima del grande schermo, le scene teatrali. In quella occasione il grande successo fu assicurato da due protagonisti d’eccezione, Julie Andrews, nei panni di Eliza Doolittle, e Rex Harrison ad interpretare il Professor Higgins. È la storia di una scommessa, una sfida che il professor Higgins lancia al suo caro amico Pickering: il compito sarà quello di trasformare un’umile fioraia, dal pessimo linguaggio e modi di fare, in una dama d’alta classe. Eliza, la sua prescelta, sarà sottoposta a lunghe giornate di stress, fino a quando non riuscirà a rivoluzionare completamente le sue maniere.
Un musical avvincente che prende spunto dall’opera Pigmalione di George Bernard Shaw del 1912 e che debuttò per la prima volta in teatro nel 1956 con i testi di Lerner e le musiche composte da Frederick Loewe.
Stando a quanto finora anticipato, pare proprio che il film in produzione in questo momento sarà un adattamento del musical di Lerner, ma integrato anche di scene presenti nel romanzo di Shaw. L’obiettivo, comunque, resta quello di dare maggior spazio al personaggio di Eliza Doolittle evidenziandone il passaggio che la porterà da semplice fioraia a dama dell’alta società. Grande coraggio per un ruolo così importante da ereditare, dunque, per la giovane e bella Keira Knightley, parte che per l’elegante Audrey Hepburn sembrò calzarle a pennello.