Prende il via il 19 Novembre a Bergen, in Norvegia il festival Piksel.
Un appuntamento annuale che dal 2003 riunisce artisti e programmatori che si occupano di software libero, open source e hardware art.
Il festival nasce dalla riflessione che sebbene la tecnologia sembri incrementare i mezzi a disposizione dell’espressione artistica in realtà quest’ultima è fortemente limitata dal controllo che le grandi multinazionali esercitano sullo sviluppo tecnologico e sul suo utilizzo.
Focalizzare l’attenzione sul movimento dell’open source e del software libero è una strategia per recuperare l’autonomia espressiva tra arte e tecnologia, ed è anche un metodo per riflettere sulla stretta relazione tra arte, politica, tecnologia ed economia.
Le performances, i laboratori e le opere esposte per questa edizione di Piksel applicano nella pratica le riflessioni degli organizzatori. Sono decine gli artisti e i programmatori che convergono da tutto il mondo portando le loro opere e le loro esperienze da condividere.
Tra le opere esposte Taiknam hat di Ricardo Oliveira Nascimento, Ebru Kurbak e Fabiana Shizue, un elegante cappello di piume vere che si alzano nel momento in cui entrano in contatto con frequenze radio; Reality Checking Device di Susanna Katharina Hertrich, un oracolo contemporaneo che ci dice di che cosa dobbiamo aver paura oggi, influenza suina o attacco terrorista?
Capacitive body di Andreas Muxel e Martin Hesselmeier, un’installazione ambientale che sprigiona raggi di luce in risposta ai rumori dell’ambiente circostante come lo stormire di un bosco o lo stridere dei motori nel traffico. Tra gli eventi dal vivo Action Potential uno spettacolo di danza che esplora le differenze tra movimenti volontari e involontari per mezzo dell’interazione con il pubblico e piccoli radio trasmettitori.
Piksel 09 dal 19 al 22 Novembre potrà essere seguito anche online attraverso il blog http://www.piksel.no/festival/p09
