Da alcuni giorni la National Gallery di Londra ospita una installazione che fa parlare molto di sé: è la ricostruzione, a grandezza naturale, di due vicoli del quartiere a luci rosse della Amsterdam degli anni ’80, con le sue biciclette e le sue prostitute in vetrina.
L’opera si chiama The Hoerengracht, ovvero il canale delle puttane, ed è un percorso immersivo nei bassifondi del sesso mercenario, nel quale lo spettatore si aggira un po’ voyeur tra le storie di una dozzina di prostitute che aspettano con l’aria rassegnata, fumano una sigaretta oppure si intrattengono con un cliente dietro le tende chiuse. The Hoerengracht è una strada che non esiste, frutto di un gioco di parole in lingua olandese – ci si arriva aggiungendo una vocale a Herengracht, il canale dei gentiluomini, che è il nome di una delle vie piú eleganti di Amsterdam.
Si tratta di un esperimento atipico per l’importante museo londinese, non uso ad esporre arte contemporanea. Gli autori sono i Keinholz, coppia composta dallo scultore Ed, che fin dagli anni ’60 realizzó opere controverse che hanno ispirato artisti come Tracey Emin o Damien Hirst, e da sua moglie Nancy Ridden, sua partner artistica dal 1972. Per Ed Keinholz, morto nel 1994, The Hoerengracht fu l’ultima grande impresa, che oggi è visibile al pubblico grazie alla caparbietá della sua compagna e all’interesse del commissario Colin Wiggins, che ha voluto fortemente l’opera all’interno delle sale della National Gallery. “Getta una luce nuova su molti altri lavori esposti” sostiene Wiggins “Siamo pieni di prostituzione. Basta pensare alla serie di Hogarth, Matrimonio alla Moda: in una delle scene troviamo una prostituta bambina piangente che viene presentata ad un aristocratico. Da quelle scene ci separano centinaia di anni e il manto dell’arte le ha neutralizzate: siccome ci vengono mostrate con delle cornici dorate ci sembrano persino tranquille e graziose”.
Mentre The Hoerengracht disvela una sordida realtá contemporanea e dai suoi detrattori è stata definita depressiva e squallida, un insulto per quelle donne fatte oggetto. Alle critiche la Keinholz ha risposto con fermezza: l’opera non è contro la prostituzione, vuole piuttosto stimolare la discussione, dando visibilitá ad una categoria di lavoratrici alle quali ancora, troppo spesso, non sono riconosciuti né la dignitá né i diritti fondamentali.
The Hoerengracht – fino al 21 febbraio 2010 nella Sunley Room della National Gallery – Trafalgar Square, Londra
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