Si è aperto il 2 febbraio il 29simo “Sydney Gay and Lesbian Mardi Gras”. Il Festival che conta oggi più di 1800 collaboratori volontari attira 500.000 partecipanti a stagione ed è riconosciuto dalla città di Sydney il più importante evento del suo calendario. Il Mardi Gras convoglia anche più di 2.600 visitatori internazionali arricchendo le casse del NSW di oltre 27.718.000$ a stagione. Con più di 100 eventi, feste, musica, spettacolo, dibattiti, questa edizione si preannuncia tra le più spettacolari nella storia del Festival.
Come d’abitudine, l’evento culminerà con la Grande Parata che avrà luogo il 3 marzo in Oxford Street e si concluderà con il Post-Parade. Il gigantesco party (60.000 presenze nel ‘06) ospiterà personalità musicali di rilievo come Boy George, The Freemasons, Young Diva, Katie Noonan, The Presets e Paul Mac. “È l’unico evento gay visibile dallo spazio”, affermano orgogliosi gli addetti ai lavori sul sito ufficiale. A grande richiesta torna il Pool Party, il 24 nelle piscine del “Victoria Pool Park”, che l’ anno scorso ha raccolto 1000 scalmanati dai costumi trasgressivi.
Novità assoluta i Flash Mob Launch, incontri estemporanei a cui si accede per passaparola via sms. I partecipanti potranno ascoltare musica, cimentarsi nella guerra a colpi di cuscini ed esibirsi ballando cantando o recitando. Come ogni anno rassegne di cinema e teatro (naturalmente a contenuto gay o “queer”), grandi dibattiti sulle problematiche sessuali, mostre, esibizioni di cabaret ed eventi sportivi. Tra i concerti in programma An Intimate Evining with Alfio. Il cantautore romantico italo-australiano si esibirà in ritmi latini: “La lingua italiana è così melodica. Solo a parlarla suona come una canzone. Immagino che non mi accadrà mai di scrivere una canzone rock. Non esprimo me stesso in quel modo”, dichiara sulla guida ufficiale.
Fin dai suoi albori il Mardi Gras ha portato in primo piano tematiche politiche e sociali. Il 24 giugno del 1978 duemila persone manifestavano in Oxfort Street a sostegno della “Gay Solidarity Celebrations” (movimento internazionale scaturito da alcuni episodi di violenza e intolleranza accaduti a New York). La polizia bloccò il corteo effettuando 53 arresti e provocando uno strascico di violenza e repressione che durò mesi. Nell’aprile del ‘79 il Parlamento del NSW riconobbe al Mardi Gras il diritto di manifestare. La scintilla d’orgoglio generata da questa vittoria ha spinto l’evento ad assumere negli anni forma e contenuti attuali. Oltre a matrimoni gay, riconoscimento delle coppie di fatto, AIDS, discriminazione sul posto di lavoro e violenza omofobica, il Festival lancia quest’anno il tema del “Object of love”, come titola questa edizione.
La coreografia di punta della Grande Parata sarà quella greco-romana. Un esercito di centurioni e gladiatori con toghe di paiette marcerà contro ingiustizia e disuguaglianza sulle note di “Be without you” di Mary J. Blide. A seguire un cavallo di Troia conterrà un gruppo di ballerini che salterà fuori dando vita ad una guerra dai toni erotici. Cameron Mitchell, coreografo della Parade da 5 anni, ha già raccolto un folto corpo di ballo. Stile lo raggiunge durante le prove “Il significato è la guerra per i diritti dei gay, la battaglia tra amore e odio, pace e intolleranza” dichiara. “Sono felice, orgoglioso, eccitato! Quando marci in Oxford Street puoi davvero sentire l’amore”. Direttore creativo (da tre anni) un veterano del Mardi Gras, Graeme Browning (in arte Mitzi Macintosh) la Drag Queen più popolare di Sydney. Attrice, costumista, giornalista, imponente personalità del panorama gay e non, Mitzi ha ricevuto illustri riconoscimenti e vinto una decina di “Diva Award”. Il suo esordio nella Parade risale al ’98, al suo primo carro insieme ad un gruppo sociale di Camberra “È da allora che mi occupo di costumi “drag”. Non ho mai fatto una scuola, ho imparato osservando”.
Mitzi-Graeme segue ogni aspetto dell’evento che conta circa 120 carri. “La Parade raccoglie il 95% della comunità gay e lesbica di Sydney. Il mio compito è far sì che ne sia un riflesso veritiero, che il suo messaggio arrivi forte e chiaro. Ascolto tutte le idee e trovo un comune denominatore” aggiunge, mentre nel camerino dell’ “Imperial” (l’hotel di Priscilla, the Queen of the Desert) si prepara ad andare in scena “Ciò che mi sta più a cuore è l’aspetto educativo alla base. Se genitori e amici possono accettarti è lì che la rivoluzione comincia. È un esempio che può portare anche le altre persone a fare lo stesso”.
Il Mardi Gras si avvale di una folta sponsorship tra cui “gaydar.com.au”, “Pump”, “Pure Blond” e “City of Sydney”. Consultando il sito www.mardigras.org.au si può trovare la guida completa di questa stagione ed entrare nella membership. Oltre a sconti speciali su questo Festival, diventando membri le facilitazioni si estendono a l’intero calendario annuale. Un tributo del Mardi Gras alla larga partecipazione cittadina e non, ma anche testimonianza del supporto che la stessa Sydney continua a dare alla sua orgogliosa comunità gay.
di Giulia Volpe