“Oggi è la mattina dopo ieri sera e, se guardo da vicino il naso all’insù di Alexander, posso vedere le sue narici brinate come un bicchiere di Margarita. (…) E’ la fine di un’altra lunga ed estenuante settimana della moda di Londra; come potremmo altrimenti resistere e mantenerci divertenti e brillanti senza tenere nelle nostre borse modello Paddington di Chloè un paio di grammi della più eccellente qualità boliviana? (…) E’ stata la mia sesta, travolgente sfilata, ieri sera”.
Questo è l’incipit di Fashion Babylon, romanzo del 2008 di Imogen Edwards-Jones (ed. Zero91) che solleva il velo di tulle sui segreti della Moda e delle sue celebrità.
Proprio a questo romanzo-shock, si ispira la serie tv pronta a partire su Mya di Premium Gallery, intitolata, non a caso, “Material Girl” e in onda dal 12 aprile, tutti i lunedì alle 21:00.
Con la Material Girl di Madonna, Ali Redcliffe (Lenora Crichlow) la protagonista della serie, non avrebbe molto a che fare, non fosse che entrambe le ragazze sono giovani, talentuose e piuttosto interessate al successo: la netta differenza sta però nel rapporto con l’ambiente circostante. La Material Girl di Madonna è consapevole e sicura, mentre Ali, sprovveduta e ingenua, è chiamata ad un impresa titanica: sopporterà e riuscirà ad imporsi come stilista sull’iperaffollato, cinico e vampiresco “Mondo della Moda”?
Ali Redcliffe è infatti una giovane fashion designer, una stilista di moda piena di talento, ma alle prime armi, in un ambiente tanto affascinante quanto duro. Magari tutto fosse semplicemente disegnare modelli e scegliere tessuti!
Ali deve piuttosto battagliare con un ex capo molto insidioso, scontrarsi con un partner di lavoro geniale ma al limite del normale e anche un po’ temibile, per non parlare di quello che le costa sopportare certi manichini viventi cultori del fashion, stereotipi modaioli e snobismi di ogni sorta.
Nonostante tutto, Ali è testarda, appassionata e crede in se stessa: basterà?