Giunto alla terza edizione, il Max Mara Art Prize for Women ha premiato, presso la Whitechapel Gallery di Londra, Andrea Büttner. Artista poliedrica che vive tra Londra e Berlino, utilizza ogni tipo di linguaggio artistico, da quelli più moderni, come il video, a quelli più antichi, come dell’intaglio del legno. Ma in ogni caso l’argomento che più l’affascina e la coinvolge è la religione, i cui valori sono utilizzati dall’artista come chiave di lettura della realtà moderna. Infatti, per anni, ha osservato le suore Carmelitane che vivono a Notting Hill, Londra, disegnandole e filmando il loro paziente lavoro quotidiano.
Durante la residenza italiana ha dichiarato di voler continuare in questa direzione, in particolare concentrando l’attenzione sul concetto di povertà per i francescani, vissuta come liberazione da ciò che è terreno e quindi molto diversa da come viene comunemente intesa, con un senso di vergogna o colpa. Anche in quest’occasione il mezzo artistico sarà vario, poiché l’artista si è proposta di utilizzare disegno, scultura e xilografie. Il prodotto artistico che scaturirà dal periodo vissuto in Italia andrà anche quest’anno a far parte della Collezione Maramotti di Reggio Emilia e sarà in mostra alla Whitechapel Gallery nella primavera del 2011.
Come ogni anno, la giuria che ha decretato la vincitrice era composta da una artista, da una gallerista, da una collezionista e da una critica d’arte. Quest’anno, rispettivamente, Fiona Banner, Alison Jacques,Valeria Napoleone e Polly Staple, e, come per la passate edizioni, è stata presieduta da Iwona Blazwick, direttrice della Whitechapel Gallery; naturalmente tutte rigorosamente donne, poiché questo è un premio davvero tutto al femminile.
Per ulteriori informazioni:
Collezione Maramotti
www.collezionemaramotti.org
Didascalia opera:
Andrea Buttner
Nativity, 2007
xilografia, 3 pannelli, 180 x 80 cm
Courtesy l’artista e Hollybush Gardens
