Già di per sé le mostre collettive sono piene di ispirazioni, perché mescolano tra di loro ricerche artistiche diverse, ampliando gli orizzonti. Quando le mostre diventano quattro, il successo è assicurato. Ma ciò non è dovuto solo alla semplice quantità di opere che saranno presenti a “Terre Vulnerabili”, ma più che altro alla modalità in cui si accosteranno l’una all’altra.
Il progetto – ideato da Chiara Bertola e curato da Andrea Lissoni – infatti, ha come sottotitolo “a growing exhibition”, per sottolineare la crescita a cui si assisterà: le quattro collettive si sovrapporranno gradatamente, aggiungendo un pezzo sull’altro. Ma la mutevolezza dell’esposizione è data anche e soprattutto dall’apporto artistico costante degli artisti, che non finiranno di lavorare all’opera nel momento dell’inaugurazione, ma continueranno ad agire su di essa, mettendo in discussione il loro lavoro anche grazie al confronto con gli altri artisti. Come un organismo vivente quindi, in contrapposizione alla granitica fermezza del mondo dell’arte.
Forse non è neanche esatto parlare di una semplice mostra, poiché niente sarà mai fermo, ogni spettatore, a seconda dei giorni, assisterà a qualcosa di diverso, al mistero del processo creativo in divenire, alla vulnerabilità dell’opera d’arte, intesa come capacità di riconoscere l’altro e responsabilità che si ha nei confronti di esso. Il progetto ha una lunga storia, infatti deriva dagli incontri tra gli artisti, che si sono tenuti fin dal settembre 2009, e dal loro studio del luogo – l’Hangar Bicocca – in cui esporre e far crescere le opere. Tra i trenta artisti internazionali presenti ci saranno nomi eccellenti come il regista Ermanno Olmi e l’architetto Yona Friedman.
Dal 22 ottobre 2010 al 29 maggio 2011
Hangar Bicocca
Via Chiese 2
Milano
Da martedì a domenica, dalle 11.00 alle 19.00
Giovedì dalle 14.30 alle 22.00
Lunedì chiuso
Ingresso 8 €
Ridotto 6 €
Per ulteriori informazioni:
http://www.hangarbicocca.it/
