Dimenticate l’uomo eccentrico, quello che ama vestirsi con silhouette particolari o con colori accesi, niente stravaganze per l’Autunno/Inverno 2009 – 10, niente eccessi, o comunque, solo a piccole dosi. E dimenticate il principe azzurro, romantico e con la testa tra le nuvole, l’universo femminile deve abituarsi alla concretezza, a uomini pratici.
Si perché la moda parla chiaro: niente fronzoli, niente colpi di coda, testa sulle spalle, sguardo fiero e abiti classici, tra il formale e lo sportswear. Sembra che la crisi che si è abbattuta sul mondo, si sia ripercossa sulla creatività degli stilisti: si celebra una moda più intimista, che si ridimensioni anche a livello di costi e immagini. E, dunque, almeno fino ad ora, le sfilate non hanno riservato particolari sorprese, per quanto le collezioni siano diverse le une dalle altre, la tendenza è unica: sobrietà.
Non che non ci siano stati abiti dalla silhouette ‘particolare’ o collezioni ‘stravaganti’, basta pensare alla Westwood che ha fatto sfilare i suoi modelli in gonna kilt, con i glutei nudi e con attrezzi da giardiniere, ma anche la regina del punk è rimasta tra le righe (le sue, ovviamente), nulla di nuovo, insomma, sul fronte fashion. E poi c’è chi, come Prada e Roberto Cavalli, si è stufato di voler provare a cambiare gli uomini, tanto ‘gli uomini non cambiano modo di vestire, il nuovo trend per loro è il classico”, parola di Miuccia che un tocco innovativo l’ha inserito comunque: il cappotto sartoriale l’ha tempestato di borchie. Mentre Cavalli, dal canto suo, ha mescolato completi classici a giubbini in pelle, paillettes su maglioni e pull, pietre dure su giacche e cappotti.
Non sono mancate le polemiche, Giorgio Armani che ha presentato una collezione più eco rispetto alle precedenti, con tessuti meno sintetici e che recupera il jersey per ottenere l’effetto lucido, ha accusato il duo Dolce&Gabbana di aver presentato, a queste sfilate, dei pantaloni in matelassè copiati dalla scorsa collezione Emporio Armani. Il tutto, documentato con foto recuperate dall’archivio… e i pantaloni, si, sembrano realmente uguali. Re Giorgio liquida il duo con stile e sorriso “Oggi copiano, un giorno impareranno”. Nel frattempo dall’altro fronte non sono ancora arrivate smentite.
Tra il parterre di Armani, spiccava il bel David Beckham (attualmente gioca nel Milan ed è testimonial Emporio Armani Underwear), sarà per questo che per la linea dedicata alla snowboard e allo snowbike, EA7 (foto), Armani ha abbondato con il rosso e il nero. Ma la fiera pelliccia sintetica che ha chiuso la sfilata era dei colori dell’Inter “Colpa del tintore che ha sbagliato le tonalità” ha precisato Armani. Che poi ha voluto dare un consiglio agli uomini “Solo chi ha il sedere brutto cala le braghe”, i pantaloni che ha presentato, infatti, sono “ben tagliati, a vita alta, da vero uomo”.
Insomma il maschio del futuro indosserà maglioni abbondanti (la maglieria vince in queste sfilate), il classico cappotto, camicie, pantaloni pratici e morbidi, cappello e sciarpone. Oppure potrà andare in giro con giacche come coperte e pantofole come scarpe, almeno secondo Dolce&Gabbana.
Nella photogallery potete curiosare alcuni modelli presentati nei primi due giorni di sfilate, stile.it farà un altro resoconto a fine kermesse.