Nel mondo virtuale di Internet, un dominio è un nome che viene utilizzato per identificare in modo univoco un insieme di servizi online. Semplificando al massimo, un dominio è normalmente la parte di testo che sta dopo il “www.”. Per esempio se il sito è “www.stile.it” allora il dominio è “stile.it”.
L’anagrafe di tutti i domini che terminano con “.it” è la Registration Authority Italiana, che da oggi inizia la pubblicazione sul proprio sito (http://www.nic.it) di una nuova sezione dedicata alle statistiche sulla registrazione dei domini nel TLD “.IT”, ossia appunto su tutti i domini che finiscono con “.IT”.
Il NIC (questo il nome comunemente usato tra gli addetti ai lavori) dichiara (al momento di pubblicazione di questo articolo) quasi 2,4 milioni di domini registrati, e intende fornire al pubblico informazioni relative a chi, come e dove questi domini sono registrati.
Ogni dominio è intestato a un “Registrant”, ed è gestito tramite un “Registrar”. I Registrar sono società italiane e straniere che hanno stipulato un contratto con il NIC per l’attività di registrazione e mantenimento dei domini .IT per conto proprio o di clienti terzi. Pur essendo ufficialmente accreditati migliaia di Registrar, i principali protagonisti italiani sono Aruba e Register, che da soli detengono probabilmente quasi il 50% del mercato.
I Registrant sono gli intestatari dei domini, ossia coloro che hanno richiesto la registrazione del dominio e risultano “proprietari” dello stesso. Il meccanismo è semplice: chi vuole un proprio sito web si rivolge ad un Registrar e richiede la registrazione del dominio. Molto spesso ci si affida per questa attività a strutture già organizzate che provvedono sia alla registrazione sia alla pubblicazione online del relativo sito.
Nella sezione statistiche il NIC promette di fornire informazioni relativamente al tasso di registrazione dei domini, alla tipologia e localizzazione geografica dei Registrant, oltre ad informazioni aggregate sulle attività svolte dai vari Registrar, sulla distribuzione percentuale dei nomi a dominio fra i vari Registrar ecc.
Sarà interessante scoprire per esempio che ci sono nazioni come Svizzera, Francia e Germania molto attive sui nomi .IT, oltre ovviamente all’Italia. Potrebbero inoltre emergere dati interessanti circa la concentrazione di molti nomi a dominio su particolari Registrar o Registrant che si intestano nomi potenzialmente interessanti per poi proporli in vendita sui circuiti di compravendita online di domini (uno per tutti SEDO). Tutto dipenderà da quali dati il NIC vorrà pubblicare e da come farà evolvere questo utile strumento di analisi del mercato italiano dei domini.