Robin Gibb, uno dei componenti-fondatori dei leggendari Bee Gees, è uscito dal coma in cui era caduto sabato scorso e ha riacquistato coscienza, tanto da riuscire a comunicare (per il momento solo attraverso cenni del capo e poco più) con la famiglia accorsa al suo capezzale. La lieta notizia è stata diffusa da Doug Wright, agente del 62enne artista australiano, secondo cui questi ha risposto alle sollecitazioni dei familiari.
La moglie Dwina ha raccontato infatti al giornale locale ‘The Impartial Reporter’ che il fratello maggiore Barry (anche lui parte della storica band), 65 anni, alla fine è riuscito a risvegliarlo intonando alcune canzoni che hanno portato il gruppo all’apice del successo. “Muove la testa e annuisce. Quando facciamo domande ci risponde. Non posso crederci. Gli abbiamo fatto ascoltare musica tutto il tempo – ha spiegato – pensavo che avrebbe risposto bene, e quando lo hanno collegato a uno scanner ECG, i risultati hanno dimostrato che era vero. Siamo molto contenti. Pensiamo che possa anche parlare una volta che gli verranno tolti i tubi”.
Robin Gibb è affetto da tempo da un cancro al colon, con metastasi al fegato. L’operazione a cui è stato sottoposto l’anno scorso aveva fatto credere in una sua ripresa, ma la malattia ha messo l’artista nuovamente alle corde e negli ultimi giorni il quadro clinico si era aggravato a causa di una subentrata polmonite.