Dall’archeologia al primo Novecento, ecco un percorso fai-da-te per scoprire la città di Roma attraverso le opere più interessanti e i luoghi più affascinanti, spesso segreti: il 5 e 6 maggio nella Capitale arriva Open House, l’iniziativa nata a Londra e replicata in 12 grandi città del mondo che apre le porte degli edifici d’autore e di tanti luoghi segreti, ma anche degli studi d’architettura e dei cantieri.
Organizzata dall’associazione no profit Open City Roma, in collaborazione con Open House WorldWide, Open House è un’iniziativa che permette l’apertura al pubblico durante un fine settimana di luoghi di alto interesse architettonico, alcuni dei quali di solito inaccessibili.
A Roma si potrà scegliere tra cento possibilità, dal novecentesco e monumentale Palazzo della Marina progettato da Giulio Magni alla nuova stazione Tiburtina progettata da Abdr o alle Torri Eurosky con il grattacielo firmato da Franco Purini e Laura Thermes.
I siti visitabili nella Capitale saranno divisi in quattro aree omogenee, che si possono percorrere a piedi o in bici. Mappa alla mano, ognuno può costruirsi il proprio personalissimo itinerario, che può prevedere anche la riscoperta dell’architettura degli anni ’60, con il percorso che lungo Corso d’Italia, da piazza Fiume a via Pinciana, mette a confronto i due edifici della Rinascente e dell’hotel Vittorio Veneto.
A Londra, dove si replica da oltre vent’anni, Open House gode di un successo che non conosce stanchezze. Ogni settembre, infatti, le porte di 700 edifici vengono aperte a oltre 300mila visitatori. A New York, invece, l’iniziativa si sperimenta dal 2002, coinvolgendo ogni anno oltre 185 mila persone.