Dopo una ricerca durata cinquant’anni, sembra che finalmente si sia fatta luce sul leggendario Punto G, così nominato in seguito agli studi del ginecologo tedesco Ernst Grafenberg. Il centro del piacere femminile esisterebbe e sarebbe lungo circa otto millimetri: lo afferma Adam Ostrzenski, ginecologo dell’Institute of Gynecology di St. Petersburg in Florida, che ha rilevato un tessuto di sensibilità e spessore differenti rispetto a quelli che lo circondano, situato tra apparato genitale e urinario. L’area formerebbe un angolo di trentacinque gradi con la parete laterale dell’uretra, e avrebbe una lunghezza di 8,1 millimetri, larghezza da 3,6 a 1,5 mm e altezza 0,4 mm. Ma grazie ad un innervazione simile a quella del tessuto cavernoso dei genitali maschili o del clitoride potrebbe estendersi oltre i 30 millimetri.
A quanto pare, non tutte le donne potrebbero averlo, o avere l’innervazione adeguata, e questo spiegherebbe la difficoltà di alcune nel raggiungere l’orgasmo. La scoperta ha destato la reazione di Emmanuele Jannini, docente di Sessuologia medica dell’Università dell’Aquila, che afferma di aver già “fotografato” l’area in questione nel 2008, quando pubblicò i risultati delle sue ricerche sul Journal of Sexual Medicine.
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Scoperto il Punto G?
Il ginecologo Adam Ostrzenski afferma di aver trovato il leggendario Punto G, il centro del piacere femminile
