Le case del futuro saranno eco-friendly ed i mattoni verranno fabbricati con un boccale della famosa bevanda dal colore dorato. Un gruppo di ricercatori portoghesi ha, infatti, da poco scoperto che gli scarti derivanti dalla produzione della birra, se mescolati ai mattoni di argilla, ne migliorano la capacità di intrappolare il calore senza comprometterne la resistenza.
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Ebbene si, è possibile produrre mattoni utilizzando il malto d’orzo e la semola di granturco scartati dalle produzioni dei birrifici. Oltre a reinserire in un nuovo ciclo produttivo le materie prime sopracitate, il malto e la semola vantano molteplici proprietà: mantengono una massima resistenza alla flessione meccanica, hanno una bassa conducibilità termica e non inquinano.
Insomma, una scoperta davvero interessante mirata ad incrementare l’ecosostenibilità ambientale dei fabbricati. Si configura, infatti, come un’astuta soluzione di riciclo ed una salubre sostituzione al polistirene, un materiale altamente inquinante contenuto nei mattoni.
Sfortunatamente, come tutte le geniali scoperte, la suddetta trovata ha un punto a suo sfavore: il cattivo odore. Tant’è che uno dei più grandi produttori di mattoni degli Stati Uniti ha abbandonato gli esperimenti a causa dell’insopportabile olezzo prodotto dalla lavorazione dei grani umidi.