La scena si apre su un’allegra serata tra amici di vecchia data che trascorrono piacevolmente il tempo in un pub, bevendo e scambiandosi battute collaudate e confidenze. Siamo a Londra, e Ellie e i suoi amici sembrano usciti dalla spensieratezza che aleggia sugli incontri delle eroine di Sex & the City. Sono giovani, spigliati, hanno successo e tanto di cui parlare. Ellie è alle prese con l’ardua decifrazione di un sms piuttosto criptico che ha ricevuto dall’uomo che ama. E’ un uomo sposato – Ellie è caduta nella trappola tanto odiata, e nonostante la disapprovazione dei suoi amici, continua a portare avanti una “relazione complicata”, per usare il gergo di Facebook, fatta di silenzi, solitudine e tanti messaggi che viaggiano nell’etere del mondo digitale.
Poi si fa un salto improvviso all’indietro nel tempo: siamo sempre a Londra, ma questa è la swinging London degli anni ’60, una città al tempo stesso vivace e ricca di stimoli ma presa ancora nelle morse della morale vittoriana, con il suo culto per le gerarchie e per i vecchi modelli familiari e sociali. Jennifer si risveglia lentamente e dolorosamente da un sonno che le sembra lunghissimo: ha dolori in tutto il corpo, ed è circondata da voci che le sembrano mormorii e ombre blu che la spaventano. Tra queste ombre, una è quella di suo marito, un rispettabile e benestante imprenditore che la adora, ma che lei non riesce a riconoscere. Tornata a casa, una splendida dimora in un quartiere elegante, continua a vivere una vita in cui le sembra di recitare, ma che non riconosce come sua.
Cosa unisce queste due donne, appartenenti a due generazioni lontane nel tempo e senza niente in comune tra loro? Parole scritte su un foglio, segni affusolati di inchiostro che compongono lettere d’amore misteriose. La prima, quella che Ellie trova casualmente negli archivi del giornale per il quale lavora, che racconta di un amore sofferto e lontano, di una passione che consuma senza farsi consumare, disperata e assoluta. La seconda, quella che una spaesata Jennifer ritrova nella sua camera da letto, scritta da un uomo che non è suo marito e che ugualmente le rivolge parole infuocate e struggenti.
La scrittrice Jojo Moyes, affermata giornalista inglese e autrice di numerosi bestseller, propone alle sue lettrici un romanzo intenso che si legge tutto d’un fiato nonostante la mole. Una storia fatta di due storie che, attraverso sentieri impervi e imprevedibili colpi di scena si scopriranno più vicine e simili di quanto potrebbe apparire dalle prime pagine. Le due protagoniste del romanzo lasciano pian piano il posto all’unico protagonista, l’amore inteso come sentimento assoluto e scatenato, un amore che non teme di esprimersi attraverso parole che hanno un senso e non devono essere decifrate, e al quale forse i mezzi di comunicazione di oggi ci hanno disabituato.
Autore: Jojo Moyes
Titolo: L’ultima lettera d’amore
Editore: Elliot
Pagine: 512
Prezzo: € 18,50
