L’arte islamica ha finalmente un nuovo spazio all’interno del celebre museo parigino. Alla presenza di François Hollande, martedì scorso è stato inaugurato il Nuovo Dipartimento delle Arti Islamiche del Louvre, esempio di architettura contemporanea firmata dagli architetti Mario Bellini e Rudy Ricciotti. Il nuovo dipartimento è costato sette anni di lavoro, tre anni di cantiere, 6.800 mila metri quadrati in più per il museo francese di cui 3.800 espositivi, è un’ispirazione tutta particolare. La struttura del dipartimento, morbida e delicata, ricorda quella di un foulard ondeggiante che tocca il pavimento senza ingombrare o appesantire la vista, mentre lo spazio interno è popolato da grandi vetrine-teche interamente in cristallo, per garantire la fluidità dello spazio esterno.
L’opera, che occupa per una superficie totale di 2.800 metri quadrati, è costata 98,5 milioni di euro, di cui circa un terzo finanziati dallo Stato e un altro terzo dagli sponsor. All’interno 3.000 oggetti della civiltà islamica, tra tappeti, ceramiche, gioielli. Confronto e libertà di espressione in un difficile momento di tensione internazionale, possono portare l’arte ad assumere un fondamentale ruolo di intermediazione tra civiltà profondamente distanti.
