E’ prevista a settembre l’uscita di “Night of Hunters”, l’ultima fatica di Tori Amos prodotta dalla casa discografica Deutsche Grammophon. La cantante statunitense ha descritto lo stile del nuovo lavoro sul suo sito. “L’album – sostiene la cantante – è un lavoro contemporaneo che consiste in un ciclo di canzoni ispirate ai temi della musica classica. Ho usato la struttura del ciclo di canzoni classiche per raccontare una storia moderna”. E la narrazione ha come protagonista una donna dei nostri giorni che, come è capitato a molte di noi, riesce a trovare se stessa tra le ceneri di una relazione amorosa finita. Nel corso di una notte, questa donna vivrà una sorta di iniziazione che la porterà a reinventarsi, consentendo all’ascoltatore di seguirla in un viaggio che esplora complessi argomenti e mondi sonori.
“Uno dei temi principali di questo disco – continua la Amos – è quello del cacciatore e della preda e di come esistano entrambi dentro di noi”. Non si sa molto di più sul disco. Un lavoro che dalla presentazione sembra molto interessante e che illustra bene la “poetica” dell’artista rosso fuoco che ha sempre considerato la musica (fin da bambina, ha confessato) uno strumento catartico, benefico e rasserenante.
Se siete curiose di ascoltarla, ad ottobre lo si potrà fare anche dal vivo (ed i concerti della Amos meritano proprio, visto che la rivista Rolling Stone l’ha decretata come una delle migliori perfomer di tutti i tempi) perché la cantante ha previsto due date italiane in un tour amplissimo che tocca l’Europa, il Canada e gli Usa. Milano e Roma sono le città interessate. Al nord la Amos farà tappa il 7 ottobre al Teatro degli Arcimboldi, mentre al centro il giorno successivo, l’8 ottobre, all’Auditorium Parco della Musica.
Oltre al nuovo lavoro, la Amos canterà i suoi grandi successi, come “Cornflake girl”, “Men and a Gun”, “Taxi Ride”, che l’hanno resa così interessante nel panorama rock degli anni ’90.