L’accesso pressoché universale ad internet ha cambiato la vita di tutti, e di conseguenza anche il modo di viaggiare. Un motore di ricerca detiene il potere di analizzare in concreto questi cambiamenti, ed ecco che, confrontando i dati provenienti dallo studio annuale di Google ‘Traveler’s Road to decision’ con le ricerche effettuate nel web, il motore di ricerca è arrivato a delineare il ‘viaggiatore del 2012’.
Come è cambiato il modo di organizzare i viaggi? Cosa differenzia i viaggiatori per piacere da quelli che lo fanno per lavoro? Su cosa puntano le due categorie? Ecco alcuni dati emersi dallo studio di Google.
Innanzitutto chi viaggia per piacere si affida quasi esclusivamente al web (83%), e organizza la propria vacanza dando molta importanza al suo valore: prevedono di impiegare più tempo nella ricerca di meta e sistemazione adatti alle esigenze e alle disponibilità economiche; cercano offerte vantaggiose come per esempio l’hotel che dovrà essere buono/lussuoso ma con un prezzo adeguato; fanno molto affidamento sui brand conosciuti (quindi esaltano l’importanza della pubblicità). Il viaggiatore per business invece punta soprattutto sulla convenienza, sia in termini di biglietto che di sistemazione. Con le aziende in perenne riduzione di budget, i viaggiatori per affari non sono più yuppies da prima classe, ma passeggeri delle low cost.
Un’altra differenza tra i due tipi di viaggiatore, è che chi si sposta per affari cerca di organizzare il viaggio direttamente sui siti degli alberghi e delle compagnie aeree, mentre chi lo fa per piacere comincia dai motori di ricerca, e un poco alla volta affina i criteri per l’acquisto.
In entrambi i casi è aumentata notevolmente la quantità di persone che utilizza smartphone e applicazioni per organizzare una vacanza/viaggio, fino al 20% in più in meno di due anni, tanto che (sorpresa) scende la media di utilizzo del computer in questo ambito. Molti inoltre prenotano direttamente tramite browser su telefono mobile, e in questo caso un sito difficile da navigare su smartphone diventa il deterrente alla prenotazione.
Entrambi i viaggiatori considerano i video online una preziosa risorsa nel pianificare il viaggio, e di questi una buona parte trova importanti gli user-generated content (sia che provengano da professionisti che da amatori). Infine, chi viaggia per lavoro tende ad ‘affezionarsi’ ad una compagnia aerea o una catena alberghiera, e usufruire di sconti e facilitazioni tipo ‘carta fedeltà’. Ciò accade molto meno (43% contro il 70%) nei viaggiatori per piacere.